Cessione e affitto di rami d'azienda/pratiche suap

Buongiorno,
Vorrei sapere se qualcuno mi può aiutare a risolvere un problema un pò intricato in ambito SUAP.

  • La ditta A è subentrata alla ditta B nelle attività di commercio e somministrazione in forza di un contratto di affitto di azienda valido fino al 30/06/2024.

Alla scadenza del contratto non abbiamo saputo ancora nulla dalle imprese coinvolte ma abbiamo scoperto che:

  • Una ditta C ha acquistato l’attività dalla ditta B
  • Contestualmente, la ditta C ha ceduto in affitto le citate attività alla ditta A.

Alla fine, la gestione dell’attività rimane comunque alla ditta A, che la stava esercitando correttamente fino al 30/06, ma ci chiediamo se fosse stato necessario presentare qualcosa anche all’ufficio SUAP.
In teoria ad ogni cambiamento sarebbe dovuta corrispondere la presentazione di una pratica di subentro?
oppure non importa, dato che alla fine la gestione è tornata in capo a chi la stava esercitando?

Spero di essermi spiegato in modo corretto,
Grazie mille a chi mi potrà rispondere.

Per quanto sia un fatto molto frequente, e una fattispecie non prevista dalla legge alla quale non corrisponde, quindi, alcuna procedura abilitativa.

Durante l’esercizio del conduttore che possiede l’azienda in affitto (nel nostro caso A), il proprietario non esercente può vendere la nuda proprietà dell’azienda. Il compratore subentra nel contratto di affitto (nella parte dell’impresa affittante). Quando questo accade fra due imprese che non esercitano (sta esercitante l’affittuario), non dà luogo a nessuna pratica. Il subingresso si dichiara per esercitare l’attività.

Nel commercio al dettaglio su AAPP accade molto spesso. Al più puoi consigliare una comunicazione ma se non viene fatta non puoi sanzionare (manca la sanzione)

I passaggi di proprietà (comprendendo anche la cessione della nuda proprietà o dell’usufrutto) e gli affitti d’azienda - o di rami d’azienda (e come tali sono considerati i singoli posteggi di mercato) - devono essere iscritti nel Registro delle Imprese attraverso il modulo TA (Trasferimento d’Azienda).
La pubblicità è resa - da alcuni anni - sia consultando la posizione del cedente che quella del cessionario. Questo adempimento è obbligatorio e - senza una “catena” completa di passaggi - mi sorprendete che il Notaio - chiamato a rogare l’ultimo affitto d’azienda - e il Conservatore - chiamato ad iscrivere l’atto notarile - abbiano potuto formare l’atto e iscriverlo nel Registro delle Imprese.

Se la pubblicità della cessione da “B” a “C” non è presente nel Registro delle Imprese potete segnalarlo alla CCIAA affinchè richieda l’iscrizione ex art. 2190 cod. civ.