E’ stata rilasciata in passato un’autorizzazione per commercio su aree pubbliche in forma itinerante.
Nel 2016 il titolare ha cessato la p. IVA ma non ha comunicato la cessata attività all’ufficio SUAP.
La comunicazione della cessata attività viene comunicata al SUAP nel mese di novembre 2022.
Il privato chiede poi il certificato di cessazione alla data del 2016 e cioè alla data di cessata P.Iva. E’ possibile evadere questa richiesta?
Non comprendo che cosa significhi “certificato di cessazione”. Immagino che il commercialista voglia appoggiarsi su qualcosa per stare tranquillo quando a livello fiscale. Tendenzialmente, il comune, a ameno di norme regionali “creative” non ha nessun obbligo di rilasciare un certificato di cessazione. Al più, le leggi regioni prevedono la mera comunicazione che, nei fatti, è una dichiarazione sostitutiva di parte privata.
Quindi, a maggior ragione, eviterei di certificare una cessazione avvenuta nel 2016. Io terrei a mente l’art. 476 cp e lascerei perdere. Non vedo come si possa produrre una certificazione, peraltro non prevista dalla legge, quindi volontaria, sullo stato effettivo di attività di un’impresa nel 2016. Io rispenderei che l’amministrazione comunale non può che prendere atto della comunicazione effettuata verso la CCIAA senza aggiungere né togliere niente circa gli effetti legali che essa può produrre