Circoli di scacchi

Mi viene chiesto da un soggetto se il comune(delle Marche) ha un locale ad uso gratuito per apertura circolo di scacchi e quale sia la documentazione da presentare.
Premettendo che mi approccio oggi ai circoli, immagino che per il locale la competenza possa essere dell’ ufficio patrimonio, per quanto riguarda il circolo chiedo a voi le normative cui posso fare riferimento e se il circolo deve essere sempre legato ad una sab oppure no

NESSUNA!!! a parte la concessione dell’immobile da parte del Comune mediante avviso/bando

Attività completamente libera (per fortuna!) per quanto riguarda il futuro gestore

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Mi accodo… Una volta assegnato l’immobile, l’attività parte senza procedure abilitative.

I circoli privati “veri” quindi non aperti al pubblico, sono luoghi dove è ubicata la sede sociale degli associati. Lì entrano solo i soci per svolgere la vita sociale in base allo scopo prefissato. In quanto luoghi NON aperti al pubblico, non sono soggetti a procedure amministrative: la libertà di associazione e di riunione è garantita dalla costituzione. Tuttavia, se nella sede del circolo c’è un esercizio di somministrazione (in quanto tale riservato ai soci) allora, limitatamente a questo, occorre una procedura abitativa (al 99% una SCIA) ai sensi del DPR 235/2001 e ai sensi della eventuale declinazione regionale dello stesso. Vedi modulistica standard. Essendo attività di somm.ne non aperta al pubblico, NON occorrono i requisiti professionali.

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Grazie sempre esaustivi.
Il vostro supporto è davvero prezioso.
Prima da studentessa con gli innumerevoli corsi di Simone e che custodisco gelosamente nella mia dashboard ,ora da dipendente Pa in forza al SUAP…
PS molto utile il corso di Mario sul codice del commercio Lazio pur essendo io di un’altra Regione.