Circolo privati non aderenti a enti - somministrazione riservata a soci

Vorrei porvi alcune domande sui circoli privati non aderenti ad enti:
1 - Mi confermate che non serve l’ex rec se gestito direttamente dall’associzione?
2 - Il locale può avere una qualsiasi destinazione d’uso oppure deve avere destinazione commerciale?
3 - L’inizio dell’attività è consentità con la SCIA oppure è soggetta ad autorizzazione?
Infine mi è stata presentata una "Domanda di autorizzazione per l’esercizio di somministrazione di alimenti e bevande all’interno di associazioni e circoli NON aderenti a enti o organizzazioni nazionali aventi finalità assistenziali e che hanno natura di enti non commerciali (in zone tutelate). Il nostro comune (regione Lazio) non ha previsto zone tutelate ed inoltre il locale sede dell’attività è stituato in una via diversa dalla sede dell’associazione indicata nello statuto. Premesso ciò posso dichiarare la domanda irricevibile. Grazie.

Non serve in ogni caso. Dal 2012, l’interpretazione ufficiale MiSE vuole che non serva ogni volta che la somm.ne è esercitata nei confronti di una “cerchia” di presone. Non ricostruisco la vicenda. Puoi trova info nel vecchio forum.

Le sedi del “terzo settore” sono compatibili con tutte le destinazioni (fatti salvi vincoli specifici). Vedi l’art. 71 del d.lgs. n. 117/2017, questo a prescindere che nella sede vi sia o meno l’esercizio di somm.ne a servizio dei soci.

L’attività associativa è garantita dalla costituzione repubblicana (per fini non vietati…). Ciò cui ti riferisci credo sia l’eventuale ambiente dedicato alla somm.ne ai soci che trova luogo nella sede associativa.

Sul punto ti linko il lavoro che ho fatto tempo fa, credo rappresenti la massima espressione della complicazione mascherata da semplificazione: Somministrazione Circoli Privati - normativa e modulistica

Scarica il pdf. è incentrato sulla Toscana ma ricavi elementi utili per tutt’Italia.

Grazie per la risposta. Chiedo: come mi devo comportare in presenza di una "Domanda di autorizzazione per l’esercizio di somministrazione di alimenti e bevande all’interno di associazioni e circoli NON aderenti a enti o organizzazioni nazionali aventi finalità assistenziali e che hanno natura di enti non commerciali (in zone tutelate), dove è il locale adibito alla somministrazione non è sede dell’associzione e non ha destinazione commerciale? Infine, l’associazione può avere ina sede secondaria non indicata nello statuto? Devo dichiarare la domanda irricevibile oppure emettere un’ordinanza?. Grazie.