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La Prevenzione Collaborativa: Un Nuovo Strumento nella Lotta alla Criminalità Organizzata

CONTENUTO

La prevenzione collaborativa, introdotta dall’art. 94 bis del Codice Antimafia (d.lgs. 159/2011, modificato dall’art. 49 d.l. 152/2021, conv. in l. 233/2021), rappresenta un significativo passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata. Questo nuovo paradigma si propone di attenuare gli effetti dell’interdittiva antimafia, che può gravare pesantemente sulle imprese, specialmente in contesti di agevolazione occasionale.

L’istituto della prevenzione collaborativa consente alle imprese di adottare misure di self cleaning, ovvero di dimostrare la propria estraneità rispetto a condotte illecite, e di attuare sorveglianza attiva in collaborazione con il Gruppo Interforze Antimafia, come previsto dall’art. 83 bis del Codice Antimafia. Questo approccio non solo offre una via d’uscita per le imprese in difficoltà, ma promuove anche una cultura della legalità e della trasparenza.

Un ulteriore passo in avanti è rappresentato dal protocollo stipulato tra l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) e la Struttura per la Prevenzione Antimafia, datato 13 novembre 2025. Tale protocollo ha l’obiettivo di rafforzare lo scambio di informazioni e garantire l’omogeneità dei procedimenti, contribuendo così a una maggiore trasparenza e correttezza amministrativa.

In questo contesto, è importante sottolineare che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) ha riconosciuto la compatibilità della confisca di prevenzione con i principi della CEDU, a condizione che venga rispettato il principio di proporzionalità e si mantenga un giusto equilibrio tra le esigenze di sicurezza e le garanzie individuali, come stabilito dall’art. 1 del Protocollo n. 1 della CEDU.

CONCLUSIONI

La prevenzione collaborativa rappresenta un approccio innovativo e proattivo nella lotta alla criminalità organizzata, favorendo la cooperazione tra le imprese e le autorità competenti. Questo strumento non solo offre opportunità di recupero per le imprese, ma contribuisce anche a rafforzare la legalità e la trasparenza nel settore pubblico e privato.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, la conoscenza della prevenzione collaborativa è fondamentale. Essa non solo offre strumenti per affrontare situazioni di rischio legate alla criminalità organizzata, ma rappresenta anche un’opportunità per promuovere pratiche di legalità e trasparenza all’interno delle amministrazioni pubbliche. Comprendere le normative e i protocolli in atto permette di operare in modo più efficace e responsabile, contribuendo a un ambiente di lavoro più sicuro e conforme alle leggi.

PAROLE CHIAVE

Prevenzione collaborativa, Codice Antimafia, interdittiva antimafia, self cleaning, Gruppo Interforze Antimafia, ANAC, trasparenza, legalità.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  • D.Lgs. 159/2011 - Codice Antimafia
  • D.L. 152/2021, conv. in L. 233/2021
  • Art. 83 bis del Codice Antimafia
  • Protocollo ANAC - Struttura per la Prevenzione Antimafia (13.11.2025)
  • CEDU - Art. 1 Prot. n. 1

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