Codice Appalti 2025, il nuovo accordo di collaborazione

Il Correttivo al Codice Appalti 2025: Novità e Implicazioni per la Pubblica Amministrazione

CONTENUTO

Il Correttivo al Codice Appalti, previsto per il 2025, introduce importanti modifiche che mirano a migliorare l’efficienza e la trasparenza delle procedure di appalto pubblico. Queste novità riguardano principalmente le stazioni appaltanti e gli operatori economici, e si articolano in vari ambiti.

Requisiti per l’Esecuzione Contrattuale

A partire dal 1° gennaio 2025, i contratti di lavori, servizi e forniture dovranno rispettare requisiti di qualificazione superiori rispetto al livello del contratto stesso, come indicato nelle nuove tabelle C-bis (lavori) e C-ter (servizi e forniture) [1].

Monitoraggio dell’Efficienza

Le stazioni appaltanti saranno obbligate a monitorare semestralmente il tempo medio tra la presentazione delle offerte e la stipula del contratto. Se questo tempo supera i 160 giorni, dovranno comunicare ad ANAC le misure di riorganizzazione adottate [1].

Incentivi alla Formazione

Soggetti privati a scopo di lucro potranno erogare corsi di formazione per la professionalizzazione delle stazioni appaltanti, ampliando così l’offerta formativa disponibile [1].

Responsabile Unico del Procedimento (RUP)

Il RUP potrà essere scelto anche tra il personale non di ruolo e, in caso di carenza di organico, tra dipendenti di altre amministrazioni pubbliche. Inoltre, il RUP avrà la facoltà di delegare attività operative a personale della stazione appaltante o di soggetti aggregatori, inclusi accessi a piattaforme digitali per comunicazioni alla BDNCP ANAC [1].

Nuovi Obblighi e Tempistiche

Il RUP dovrà rilasciare il certificato di esecuzione dei lavori entro 30 giorni dalla richiesta dell’esecutore. Inoltre, il direttore dell’esecuzione del contratto dovrà essere una figura distinta dal RUP, come previsto dall’art. 32 dell’Allegato II.14 [1].

Accordo di Collaborazione

L’accordo promuove la responsabilizzazione delle parti rispetto a tempi, costi e adempimenti, prevedendo premialità e penali. Favorisce anche il coinvolgimento delle PMI, basandosi sul criterio di prossimità [1].

Criteri di Aggiudicazione

Per contratti pari o superiori a 140.000 euro, l’aggiudicazione avverrà secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, valutata sul miglior rapporto qualità/prezzo. Il 65% dell’importo a base di gara sarà definito come prezzo fisso, non ribassabile, mentre sul restante 35% saranno consentiti ribassi, con un tetto massimo del 30% per il punteggio economico [1].

Altre Novità

La soglia di applicabilità del BIM (Building Information Modeling) è stata aggiornata, rendendo le procedure di progettazione più moderne e integrate.

CONCLUSIONI

Il Correttivo al Codice Appalti 2025 rappresenta un passo significativo verso una maggiore efficienza e trasparenza nelle procedure di appalto pubblico. Le nuove regole non solo mirano a semplificare e velocizzare i processi, ma anche a garantire una maggiore responsabilizzazione delle parti coinvolte.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, queste modifiche comportano la necessità di aggiornarsi sulle nuove normative e procedure. È fondamentale acquisire competenze specifiche, soprattutto in merito alla qualificazione e alla gestione dei contratti, per garantire un’efficace applicazione delle nuove disposizioni.

PAROLE CHIAVE

Codice Appalti, Correttivo 2025, RUP, appalti pubblici, qualificazione, efficienza, trasparenza, formazione, BIM.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

[1] Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 50/2016) e successive modifiche.

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