Colloquio conoscitivo con candidati idonei

Buongiorno a tutti
Scrivo in merito ad una situazione che mi è capitata di recente.
Ad aprile 2024 ho partecipato ad un concorso pubblico per istruttore amministrativo e sono risultata idonea nella graduatoria finale.
Ad inizio settembre 2024 sono stata contattata telefonicamente da un altro comune che ha avuto accesso alla graduatoria del concorso per un posto a tempo indeterminato come istruttore amministrativo contabile.
Durante il colloquio conoscitivo sia il segretario comunale che la responsabile del servizio mi hanno fatto presente più volte che erano stati fatti più colloqui oltre al mio, con altri candidati provenienti dalla graduatoria di un altro comune, e che si sarebbero riservati di prendere una decisione in merito sentendo il parere dell’ assessore al personale.
Normalmente non dovrebbe essere il candidato idoneo ad accettare o meno la proposta?
La convocazione non dovrebbe avvenire in forma scritta anziché telefonica?
È da prassi contattare più candidati idonei e scegliere tra questi?
Per quanto riguarda la parte politica, non dovrebbe essere del tutto estranea al processo di selezione e assunzione?

Grazie

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

Iniziamo con una premessa generale sul processo di selezione e assunzione nel settore pubblico in Italia. La procedura di assunzione nel settore pubblico è regolamentata da principi di trasparenza, imparzialità e merito, come stabilito dalla Costituzione Italiana e da specifiche normative che disciplinano il pubblico impiego.

Norme relative alla teoria:

  1. Costituzione Italiana, in particolare l’articolo 97, che stabilisce i principi di buon andamento e imparzialità della Pubblica Amministrazione.
  2. D.lgs. 165/2001, che regola il rapporto di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, specificando le modalità di selezione e assunzione del personale.
  3. D.lgs. 50/2016 (Codice degli Appalti), per quanto riguarda la possibilità di utilizzare graduatorie di altri enti per l’assunzione, seppur più focalizzato sugli appalti può fornire indicazioni utili sulla mobilità inter-ente.

Esempi concreti:

  • È prassi che un ente possa utilizzare la graduatoria di un altro ente per l’assunzione di personale, a patto che ciò sia previsto nei bandi di concorso e che vengano rispettati i principi di merito e trasparenza.
  • La convocazione dei candidati dovrebbe avvenire in forma scritta, per garantire trasparenza e tracciabilità del processo. La comunicazione telefonica, seppur utilizzata per velocizzare i tempi, non sostituisce la formalità della convocazione scritta.
  • Il coinvolgimento di più candidati idonei in colloqui conoscitivi può rientrare nella discrezionalità dell’amministrazione, purché le decisioni finali siano basate su criteri oggettivi e meritocratici.
  • La parte politica, idealmente, dovrebbe essere estranea al processo di selezione tecnico-amministrativo, per garantire l’imparzialità e il merito come criteri di selezione.

Conclusione sintetica:
La procedura descritta presenta alcuni aspetti che meritano attenzione, come la modalità di convocazione e il ruolo della parte politica nel processo di selezione. È importante che ogni fase del processo di assunzione rispetti i principi di trasparenza, imparzialità e merito. Per situazioni specifiche, potrebbe essere utile consultare un legale specializzato in diritto amministrativo.

Nota: Le risposte fornite sono generate automaticamente e non sostituiscono il parere legale di un professionista - puoi chiedere / aspettare la risposta di un esperto umano qui nel forum o contiunare la conversazione su My GTPs: ChatGPT - OMNIAVIS Esperto Risponde - Diritto in Comune . Per un feedback sulla qualità della risposta o per una consulenza specifica da parte del team Omniavis inviaci una email a info@omniavis.it

Bibliografia:

E’ sempre opportuno che la Pubblica Amministrazione renda tracciabili e verificabili le comunicazioni effettuate, mediante pubblicazione nel sito istituzionale ovvero con trasmissione protocollata ai destinatari.

Laddove i candidati interpellati risultino tutti idonei non vincitori facenti parte della medesima graduatoria finale stilata in ordine di punteggio di merito, a meno di specifiche disposizioni riguardo allo scorrimento della graduatoria che devono essere state specificate nel bando di concorso originale, l’eventuale PA che utilizzi tale graduatoria è obbligata a seguire l’ordine di punteggio progressivo della stessa.

Nel caso esaminato, a meno di specifiche disposizioni nel bando di concorso preventivamente divulgate ai candidati partecipanti, il Comune interessato potrà unicamente scorrere la graduatoria di cui abbia richiesto l’utilizzo, in base all’ordine di merito della stessa, assumendo il primo candidato idoneo non vincitore, presente in tale ordine, che mostri disponibilità all’assunzione presso tale PA.

Laddove il suddetto Comune procedesse ad assumere candidati in posizione peggiore, per punteggio, nella suddetta graduatoria unica di merito, artificiosamente saltando anche un solo candidato disponibile all’assunzione e presente in posizione utile con punteggio maggiore, la circostanza evidenziata costituisce un illecito.

Ciascun candidato idoneo non vincitore con posizionamento migliore nella suddetta graduatoria di merito e disponibile ad essere assunto presso il Comune interessato, dovrà quindi monitorare se l’Ente proceda o meno con tali salti artificiosi di candidati disponibili, al fine di denunciare prontamente la circostanza alle autorità competenti, tra cui Forze dell’ordine, Procura ed ANAC, anche al fine di inficiare la validità dei contratti sottoscritti tra l’amministrazione comunale in questione ed i candidati scelti “a simpatia” e non in base alla graduatoria.

Esiste estensiva giurisprudenza nel merito. In assenza di specifiche disposizioni già presenti nel bando di concorso originale ai fini dello scorrimento dell’elenco di idonei, l’amministrazione utilizzatrice la graduatoria di un concorso indetto da altro ente non può scegliere arbitrariamente chi assumere, ma deve attenersi all’ordine di merito della graduatoria esistente.

L’unica reale scelta della PA utilizzatrice è attendere finchè il candidato desiderato non sia in posizione utile, anche nel rischio di far decorrere i termini di validità della graduatoria, ovvero assumere il primo candidato idoneo non vincitore disponibile, a prescindere dal nominativo dello stesso/a.

Cosa diversa sarebbe invece se il Comune interessato abbia attivato colloqui con candidati idonei non vincitori presenti in molteplici graduatorie di altri enti. In tal caso, la PA è legittimata a scegliere da quale graduatoria attingere rispetto alla moltitudine di graduatorie disponibili, sempre nel rispetto dei medesimi principi succitati, anche svolgendo colloqui conoscitivi con i candidati utilmente posizionati in ciascuna delle varie graduatorie utilizzabili.

Per assumere dalla propria graduatoria ogni ente deve andare in ordine di punteggio, e lo stesso se usa una graduatoria di altro ente. Se gli enti dalle cui graduatorie assumere sono più di uno, mi pare astruso sceglierle dopo aver conosciuto i candidati, il che va poco d’accordo col principio in sé del concorso. La posizione in graduatoria è relativa, per cui non è detto chi è terzo in una sia più meritevole di chi è quarto in un’altra.LA discrezionalità dovrebbe essere non sui candidati ma sugli enti, quindi sarebbe ragionevole scegliere magari quello geograficamente più vicino, essendo più probabile sia interessato all’assunzione chi ha concorso per un posto dietro l’angolo piuttosto che agli antipodi.