Sto partecipando a un bando che (a stralci) dice così:
"PROCEDURA SELETTIVA PUBBLICA, PER ESAMI, PER LA FORMAZIONE DI ELENCHI DI IDONEI PER L’EVENTUALE ASSUNZIONE A TEMPO PIENO, DETERMINATO E INDETERMINATO DI PROFILI PROFESSIONALI VARI.
La selezione è espletata attraverso un’unica fase costituita dalla prova scritta con quiz a risposta multipla, specifici per ciascun profilo professionale. Il punteggio conseguito nella prova selettiva NON concorre alla formazione del voto finale di merito. La prova selettiva si intenderà superata con una votazione minima di 21/30 (ventuno/trentesimi).
Il Responsabile del procedimento provvederà all’approvazione delle operazioni svolte dalla Commissione Esaminatrice, alla formulazione ed approvazione, per ciascun profilo messo a concorso, dell’ elenco degli idonei. Gli elenchi di idonei di cui sopra unitamente alla relativa determinazione di approvazione sono pubblicati all’Albo pretorio.
Le riserve di legge, in applicazione della normativa vigente, e i titoli di preferenza saranno valutati esclusivamente nelle eventuale fase successiva di INTERPELLO, promossa da ciascun Ente associato, all’atto della formulazione della conseguente GRADUATORIA DI MERITO."
Le mie perplessità sono basate sul fatto che, se alla fine della procedura non viene formata una graduatoria ma solo una lista non numerata di chi ha passato la prova unica, in base a cosa gli Enti associati possono poi procedere all’interpello e formare la loro graduatoria di merito? Chi passa questa prova unica con 21 ha lo stesso diritto di chi la passa con 30 di essere assunto, senza garanzia di priorità? L’“interpello” è una manifestazione di interesse a cui fa seguito una successiva prova selettiva organizzata da ogni Comune interessato ad attingere dall’elenco? O possono assumere chi vogliono, basta che sia tra gli idonei?
Bando completo qui:
https://trasparenza.comune.marcianamarina.li.it/L190/sezione/show/30114?sort=&search=&idSezione=13&activePage=&