Commercio all'ingrosso / laboratorio artigiano

Ci viene segnalata la necessità di presentare pratica Suap di commercio all’ingrosso in connessione alle seguenti attività:

  • laboratorio di produzione artigianale di prodotti dolciari da forno;
  • minimercati
    Nello specifico il soggetto produce prodotti da forno ( dolci secchi e simili) in proprio laboratorio artigiano e procede poi alla vendita a negozi-ristoranti-bar ecc o in misura minore procede alla vendita diretta presso proprio punto vendita ( Suap minimercati) dove oltre ai prodotti di cui sopra viene vengono venduti anche prodotti acquistati da terzi ( miele, marmellate, alcolici ecc…), gelato di produzione propria.
    In particolare viene richiesto dagli enti competenti di procedere all’inserimento della vendita all’ingrosso in quanto in misura minore rispetto alla vendita di prodotti proprio ai negozi, ristoranti e bari di cui sopra vengono venduti anche i prodotti ( miele, marmellate ecc…) acquistati da terzi in via principali per la rivendita al dettaglio presso il proprio punto vendita.
    Si specifica che oltre al laboratorio e al punto vendita non vi sono altri spazi dedicati a locali magazzino, per cui i prodotti acquistati per la rivendita sono stoccati in modesti quantitativi presso i locali del punto vendita.
    Si chiede inoltre se è corretto procedere alla vendita del gelato di produzione propria presso il minimercato oppure se sono necessari ulteriori accorgimenti autorizzativi.

Non comprendo bene quale sia il problema, o meglio, non vedo problemi. Se ho capito bene, Tizio è un artigiano alimentare vende all’ingrosso la propria produzione: fin qui è vendita diretta all’ingrosso e non necessita di produce abilitative al netto nella “notifica sanitaria” ex Reg. CE 852/04. Lo stesso soggetto vede al dettaglio i propri prodotti e altri acquistati da terzi in un punto vendita. Se il punto vendita è distante dalla sede è comunque un esercizio commerciale dato che la vendita diretta (esente da abilitazioni) è tale se effettuata presso i luoghi di produzione. Il fatto che venda prodotti acquistati da terzi, lo proietta verso il commercio al dettaglio a prescindere. Detto questo, immagino che il punto vendita sia un esercizio di vicinato per il commercio al dettaglio soggetto a SCIA (+ notifica ex Reg. CE 852/04). Il termine “minimercati” non significa niente a livello amministrativo. A livello amministrativo si parla di vicinato, media o grande struttura.

Se in quel punto vendita al dettaglio (sede operativa) inizia a commerciale all’ingrosso, dovrà effettuare una “comunicazione” neppure una SCIA, al comune competente aggiornando la notifica ex Reg. CE 852/04.

Il gelato è un prodotto alimentare come un altro da un punto di vista amministrativo. Benché di origine animale, non è sottoposto al reg. CE 853/04. L’unica cosa in più è aggiornare il piano di autocontrollo dato che è un alimento particolare e deperibile.