Commercio oggetti preziosi

Per il commercio di oggetti preziosi il dlgs 222/2016 prevede una scia condizionata (nel mio caso scia esercizio di vicinato + aut. vendita preziosi). Invece una società ha inoltrato al suap soltanto la richiesta di autorizzazione per commercio preziosi indirizzata alla questura. La richiesta è ricevibile? In caso di risposta affermativa, una volta che la società ha ottenuto la licenza della Questura, dovrà inviare una Scia esercizio di vicinato, nuova apertura, al comune competente. Grazie

La contestualità è una scelta dell’esercente. Può accadere benissimo che prima voglia ottenere la c.d. “licenza preziosi” ex art. 115 TULPS e, una volta ottenuta, presenti la SCIA per esercizio di vicinato che, per legge, abilita al momento stesso della presentazione. Magari puoi sincerarti che sia così in un’ottica di partecipazione.

In generale, la riforma di cui al d.lgs. n. 126/2016 e 222/2016 va un po’ interpretata. La SCIA condizionata esisteva già prima anche se non si chiamava condizionata. Era nella logica del SUAP poter presentare procedure e procedimenti in modo contestuale. Nel caso che citi, la SCIA di vicinato sarebbe comunque abilitante fin da subito (se presentata contestualmente) per tutto ciò che non fosse “prezioso”.