Commercio su aree pubbliche - Subingressi - autorizzazione preventiva

Buongiorno,
avrei piacere di un suggerimento…
Nell’ambito del commercio su aree pubbliche su posto fisso, mi è stato indicato che, prima di effettuare un subingresso per cessione di azienda, dovrei (preventivamente alla stipula dell’atto di cessione/compravendita) rilasciare, al titolare della concessione, una autorizzazione alla stipula dell’atto notarile di cessione del ramo di azienda relativo a quel posteggio.
Quindi una volta ricevuta la richiesta dia aut.ne alla stipula dell’atto, io dovrei effettuare i controlli sul soggetto che acquisterà l’azienda, e se questi ha DURC+CASELLARIO+VISURA in regolare rilasciare l’autorizzazione alla stipula del contratto. Quindi, con questa autorizzazione, i due contraenti possono recarsi dal notaio per stipulare l’atto di vendita.
Tale procedura viene, nel mio comune, eseguita per i subingressi nelle concessioni demaniali marittime… E chiedo un cortese confronto per comprendere se sia una procedura corretta, e se debba essere applicata anche alle concessioni di suolo pubblico per il commercio su area pubblica a posto fisso.
Grazie infinite

Questa mi giunge nuova. E’ la prima volta che sento una cosa del genere. Forse non comprendo bene ma la libertà contrattuale fra privati non è sottoposta ad autorizzazione. Essi possono compra-vendere aziende come e quando vogliono. Detto questo, dal lato amministrativo, si seguiranno le regole del subingresso amm.vo con le verifiche in base ai requisiti di legge. Forse l’acquirente vuole tutelarsi richiedendo un atto alla PA dove si dichiara che il subingresso è astrattamente possibile. Mah… in ogni caso non è un atto dovuto. Semmai la PA potrebbe rispondere a domande precise come fosse una sorta di accesso agli atti: ci sono posizioni debitorie del cedente? Ci sono dei procedimenti in corso riguardo a decadenze varie, ecc.? Però, un conto sarebbe questo, sempre se ho be compreso la finalità, e un conto è un’autorizzazione a contrarre rivolta a due privati (sarebbe un’autorizzazione nulla).

In conclusione, puoi anche prevedere una prassi comunale particolare con dei controlli ex ante a garanzia dell’acquirente ma non declinerei questa cosa con un’autorizzazione. Mi limiterei a indicare che il privato acquirente può chiedere alla PA se il cedente ha posizione debitorie nei confronti della PA o se ci sono procedimenti in corso. Il casellario e il DURC, se vogliono, possono scambiarseli fra di loro. Non sei la PA competente al rilascio di DURC e casellario

…Io concordo pienamente, altrimenti non avrei fatto il quesito… Lo scopo di tali controlli, che si concludono con il rilascio della aut.ne a contrarre, mi è stato propinato come una tutela dell’ente, che deve verificare che il soggetto che usufruirà di suolo pubblico (o demaniale)…
Pertanto mi chiedo ancora … Tale autorizzazione che mi viene fatta rilasciare E’ NULLA sia per il suolo pubblico (per il commercio ambulante su posto fisso) sia per le concessioni demaniali, e sia che venga data in gestione una parte della concessione (es. somministrazione dello stabilimento balneare) che tutta la concessione…
Ringrazio infinitamente per il conforto… Perchè infatti non condivido questo inutile appesantimento dei procedimenti.

Per me è nulla nella misura in cui non si può autorizzare l’attività privata della contrattazione di beni privati. Sia per mancanza di competenza nell’ordinamento civile sia per contrarietà a principi fondamentali.
Come sarebbero le modalità operative? Si prevede l’obbligo con regolamento comunale inventando un’autorizzazione comunale alla contrattazione privata? Mi pare una cosa da Corea del nord.

Detto questo, come indicato sopra, un altro conto sarebbe quello della verifica della situazione giuridica di una determinata concessione su domanda del privato.