Compensi membri interni commissione di concorso

Il Comune ha recepito con delibera di Giunta il DPCM 24 aprile 2020, richiamandolo anche nel regolamento comunale per le modalità concorsuali, riconoscendo i compensi ai commissari dei concorsi banditi dall’ente, senza alcun riferimento a membri interni ed esterni.
Può il direttore del personale successivamente applicare il regolamento in maniera restrittiva solo ai commissari esterni, per il principio di onnicomprensività del trattamento economico dei dipendenti interni?

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In generale, l’interpretazione e l’applicazione dei regolamenti comunali devono essere effettuate in conformità con i principi generali del diritto e con le disposizioni normative superiori. Il principio di onnicomprensività del trattamento economico dei dipendenti pubblici stabilisce che il trattamento economico complessivo deve comprendere tutte le indennità, i compensi e i benefici economici spettanti al dipendente, in relazione al suo rapporto di lavoro.

Teoria Generale del Diritto / Premessa Generale

Il principio di legalità nell’ambito del diritto amministrativo impone che l’azione dell’amministrazione pubblica sia sempre fondata su una norma di legge. Inoltre, i regolamenti devono essere interpretati secondo i criteri ermeneutici generali, tra cui il tenore letterale, il contesto, la finalità e il sistema normativo di riferimento.

Norme Relative alla Teoria

  • Art. 97 della Costituzione Italiana, che sancisce il principio di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione.
  • DPCM 24 aprile 2020, che può stabilire criteri per il riconoscimento dei compensi ai commissari di concorso.
  • Regolamento comunale per le modalità concorsuali, che deve essere conforme alle disposizioni del DPCM e ad altre normative vigenti.

Esempio Concreto

Se un Comune ha adottato un regolamento che prevede il pagamento dei compensi ai commissari di concorso senza distinguere tra membri interni ed esterni, l’applicazione restrittiva del regolamento solo ai commissari esterni potrebbe essere considerata non conforme al principio di legalità e al tenore letterale del regolamento stesso, a meno che non vi siano disposizioni normative o interpretazioni giurisprudenziali che giustifichino tale restrizione.

Conclusione Sintetica

Il direttore del personale dovrebbe applicare il regolamento in maniera conforme al suo tenore letterale e alle disposizioni normative superiori. Se il regolamento non fa distinzione tra membri interni ed esterni, una sua applicazione restrittiva potrebbe essere contestata, a meno che non vi siano valide ragioni legali per tale interpretazione.

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Bibliografia

  • Costituzione Italiana
  • DPCM 24 aprile 2020 (potrebbe essere stato abrogato o modificato, si consiglia di verificare la normativa vigente)
  • Per ulteriori approfondimenti sul diritto amministrativo e i principi di interpretazione dei regolamenti, si può consultare la letteratura giuridica specifica o i commentari al codice dell’amministrazione digitale.