Nella regione Lazio l’esercizio della comunità alloggio per anziani, è soggetta ad autorizzazione. L’esercizio di tale attività è consentito soltanto se si svolge l’attività di somministrazione agli anziani. Alcuni comuni comuni rilasciano l’autorizzazione all’esercizio, ovviamente dopo aver esperiti gli altri adempimenti, dopo aver trasmesso all’ASL la notifica ai fini della registrazione per ciò che riguarda il servizio di somministrazione. Altri invece richiedono la Scia Unica di somministrazione (scia+notifica sanitaria). Nella modulistica unificata vi è la Scia di somministrazione di alimenti e bevande nelle scuole, negli ospedali, nelle comunità religiose, in stabilimenti militari o nei mezzi di trasporto pubblico, che seconso il mio modesto parere non è pertinente, in quanto oltre a non prevedere strutture socio sanitarie , il servizio nelle strutture citate è accessorio all’attivitò prevalente. Cosa ne pensa in merito?
La legge laziale parla anche di “altre simili strutture di accoglienza e sostegno”. A parere mio la ratio più ragionevole vuole la SCIA ex art. 78 e 79 (oltre alla notifica sanitaria)