Autorizziamo annualmente un mercatino estivo ed amatoriale di hobbisti all’interno di un’area del centro storico. In passato si faceva il rilascio di una concessione per richiedente, tanti quanti erano i banchi degli hobbisti. Poi è stato effettuato un bando per la selezione di un organizzatore unico, aprendo la possibilità di partecipare ad Associazione di categoria, ad associazioni semplici e a raggruppamenti temporanei di operatori. Gli operatori si sono organizzati in un raggruppamento temporaneo, con contratto registrato dal notaio . La gestione affidata ad un operatore unico sottoforma di raggruppamento temporaneo, con un mandatario scelto tra di loro a cui è autorizzata la concessione di suolo pubblico e" legittima? Uno paga il canone per tutto il raggruppamento con un conto dedicato nominale dedicato solamente a tale operazione. Tale raggruppamento temporaneo non ha codice fiscale né partita IVA. Vorrei evitare di cadere in errore
Non vedo grossi problemi. Essendo hobbisti, poi, la questione è anche più semplice. L’esistenza dell’atto pubblico costitutivo giustifica la legittimità a operare con la PA. La PA, fatto salva la compatibilità con il regolamento CUP, può fare un conto unico del suolo pubblico e addebitarlo al soggetto referente. Poco importa se questo non ha P.Iva.