Condanna per reato di cui all’art. 356 C.P., non dichiarata in sede di gara. Esclusione. - Giurisprudenzappalti

Condanna per reato di cui all’art. 356 C.P., non dichiarata in sede di gara. Esclusione. - Giurisprudenzappalti Condanna per reato di cui all’art. 356 C.P., non dichiarata in sede di gara. Esclusione. - Giurisprudenzappalti

La Condanna per Frode nelle Pubbliche Forniture e l’Esclusione dalle Gare Pubbliche

CONTENUTO

Il reato di frode nelle pubbliche forniture, disciplinato dall’art. 356 del Codice Penale, rappresenta una delle fattispecie più gravi in ambito di appalti pubblici. La condanna per tale reato, se non dichiarata in sede di gara, può comportare l’esclusione del concorrente dalla procedura di affidamento. Questo avviene in virtù del principio di trasparenza e correttezza, che è alla base della normativa sugli appalti pubblici.

Secondo il D.Lgs. 50/2016, che regola i contratti pubblici, i concorrenti sono tenuti a dichiarare tutte le condanne penali rilevanti. La giurisprudenza amministrativa ha ribadito che la mancata dichiarazione di condanne per reati presupposto, come quello di cui all’art. 356 c.p., integra una violazione che giustifica l’esclusione dalla gara. Questo è particolarmente vero anche in assenza di una condanna definitiva, poiché il concorrente deve dimostrare la propria affidabilità e integrità.

In particolare, il Consiglio di Stato ha affermato che la trasparenza è un valore fondamentale nel settore degli appalti pubblici, e la mancata comunicazione di condanne penali può pregiudicare la valutazione dell’affidabilità del concorrente. La normativa richiede che ogni concorrente fornisca informazioni complete e veritiere, in modo da garantire una competizione leale e basata su criteri oggettivi.

CONCLUSIONI

In sintesi, la condanna per frode nelle pubbliche forniture, se non dichiarata, può portare a gravi conseguenze per i concorrenti, inclusa l’esclusione dalle gare. È fondamentale che i partecipanti alle procedure di affidamento siano consapevoli delle loro responsabilità in merito alla dichiarazione delle condanne penali, per evitare sanzioni e garantire la propria partecipazione.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è cruciale comprendere l’importanza della trasparenza e della correttezza nelle procedure di gara. La mancata dichiarazione di condanne penali, anche se non definitive, può compromettere non solo la propria posizione in un concorso, ma anche la reputazione e la carriera professionale. È quindi essenziale essere sempre onesti e precisi nelle dichiarazioni, per tutelare la propria integrità e quella dell’ente pubblico di appartenenza.

PAROLE CHIAVE

Frode nelle pubbliche forniture, esclusione, gare pubbliche, trasparenza, affidabilità, condanne penali, D.Lgs. 50/2016, D.Lgs. 231/2001.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Codice Penale, Art. 356 - Frode nelle pubbliche forniture.
  2. D.Lgs. 50/2016 - Codice dei contratti pubblici.
  3. D.Lgs. 231/2001 - Disciplina della responsabilità amministrativa degli enti.

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