Condono edilizio e silenzio assenso: il TAR Lazio respinge il ricorso per domanda tardiva - LavoriPubblici https://share.google/LOmuKrRFXzBE4dglC

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Il Silenzio Assenso nel Condono Edilizio: Chiarimenti dalla Sentenza del TAR Lazio

CONTENUTO

Il TAR Lazio, con la sentenza n. 17360 del 9 ottobre 2025, ha fornito un’importante interpretazione riguardo al silenzio assenso previsto dall’art. 35 della legge n. 47/1985, che disciplina il condono edilizio. Secondo la Corte, il silenzio assenso si forma esclusivamente se la domanda di condono è presentata entro i termini di legge stabiliti. Questo significa che una domanda tardiva non genera alcun effetto di silenzio assenso, lasciando l’abuso edilizio in uno stato di insanabilità.

La sentenza chiarisce che, in caso di presentazione tardiva della domanda, l’amministrazione ha il diritto di emettere un ordine di demolizione, anche a distanza di anni dall’accertamento dell’abuso. Questo è in linea con quanto stabilito dall’art. 31 del d.P.R. 380/2001, che conferma la legittimità dell’azione demolitoria in presenza di abusi edilizi non sanabili.

La decisione del TAR Lazio si inserisce in un contesto normativo complesso, dove il condono edilizio è spesso oggetto di contenzioso. La Corte ha sottolineato l’importanza di rispettare i termini di legge, evidenziando che la tempestività nella presentazione della domanda è fondamentale per poter beneficiare del silenzio assenso.

CONCLUSIONI

La sentenza n. 17360 del TAR Lazio rappresenta un importante chiarimento per i cittadini e per gli operatori del settore edilizio. Essa ribadisce che il silenzio assenso non può essere invocato in caso di domande presentate oltre i termini previsti, mantenendo così la necessità di un rigoroso rispetto delle scadenze per la sanatoria degli abusi edilizi. Questo principio non solo tutela l’ordine urbanistico, ma garantisce anche una maggiore certezza giuridica per le amministrazioni pubbliche.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, la sentenza offre spunti significativi riguardo alla gestione delle pratiche edilizie. È fondamentale che i funzionari pubblici siano consapevoli dell’importanza dei termini di legge e delle conseguenze legate alla presentazione tardiva delle domande di condono. Inoltre, la sentenza sottolinea l’importanza di una corretta informazione ai cittadini riguardo ai diritti e ai doveri in materia edilizia, affinché possano operare in modo consapevole e conforme alla normativa vigente.

PAROLE CHIAVE

Silenzio assenso, condono edilizio, TAR Lazio, abuso edilizio, termini di legge, ordine di demolizione, d.P.R. 380/2001.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Legge n. 47/1985, art. 35 - Norme sul condono edilizio.
  2. D.P.R. 380/2001, art. 31 - Disposizioni in materia di abusi edilizi.

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