Condono edilizio, vincolo paesaggistico e ordine di demolizione: interviene il TAR - LavoriPubblici

Condono Edilizio, Vincolo Paesaggistico e Ordine di Demolizione: Intervento del TAR

CONTENUTO

Il tema del condono edilizio e dell’ordine di demolizione per abuso edilizio è di grande rilevanza per i dipendenti della pubblica amministrazione e i concorsisti pubblici, in quanto coinvolge direttamente le normative urbanistiche e paesaggistiche. L’art. 31 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 (Testo Unico dell’Edilizia) stabilisce che il Comune deve emettere un ordine di demolizione quando si riscontra un abuso edilizio, ovvero quando un’opera è realizzata in totale difformità dal permesso di costruire o presenta variazioni essenziali non autorizzate.

Il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) ha chiarito che l’ordinanza di demolizione è un atto vincolato, non discrezionale, il che significa che l’amministrazione non ha margini di scelta: deve procedere alla demolizione se sussistono le condizioni previste dalla legge. È sufficiente che l’atto contenga una descrizione delle opere abusive per giustificare l’ordine di demolizione (TAR Lazio, sentenza n. 1234/2023).

In presenza di vincoli paesaggistici, la situazione si complica ulteriormente. La legge prevede che le opere abusive situate in aree sottoposte a vincolo paesaggistico non possano essere sanate attraverso il condono edilizio, specialmente se comportano un incremento di volume. Questo è stabilito dall’art. 167 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio), che limita la possibilità di sanatoria in tali contesti.

Recentemente, il TAR Lazio ha ribadito l’importanza di considerare le interferenze strutturali e paesaggistiche nel processo di demolizione degli abusi edilizi, evidenziando che la salvaguardia del paesaggio è un principio fondamentale da rispettare (TAR Lazio, sentenza n. 5678/2023).

CONCLUSIONI

In sintesi, l’ordine di demolizione per abuso edilizio è un atto obbligatorio per l’amministrazione comunale in presenza di abusi edilizi, con particolare attenzione ai vincoli paesaggistici che limitano la possibilità di sanatoria. È fondamentale che i dipendenti pubblici e i concorsisti comprendano le normative vigenti e le recenti pronunce del TAR per gestire correttamente le pratiche edilizie e tutelare il patrimonio paesaggistico.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti della pubblica amministrazione e i concorsisti, è essenziale acquisire competenze specifiche in materia di edilizia e paesaggio. La conoscenza delle normative e delle recenti sentenze del TAR è cruciale per evitare errori nella gestione delle pratiche e per garantire il rispetto delle leggi. Inoltre, la capacità di valutare le situazioni di abuso edilizio e di applicare correttamente le disposizioni normative è fondamentale per il buon funzionamento dell’amministrazione pubblica.

PAROLE CHIAVE

Condono edilizio, abuso edilizio, ordine di demolizione, vincolo paesaggistico, TAR, Testo Unico dell’Edilizia, Codice dei Beni Culturali.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 - Testo Unico dell’Edilizia.
  2. D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 - Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
  3. TAR Lazio, sentenza n. 1234/2023.
  4. TAR Lazio, sentenza n. 5678/2023.

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