Buongiorno, stiamo emettendo una licenza temporanea per taxi (ma penso che la questione sia valida anche per le licenze ordinarie).
Il richiedente conferisce contestualmente tale licenza temporanea in un consorzio.
Lui ritiene che, su tale nuova licenza, oltre all’annotazione del conferimento, debbano essere indicati anche tutti gli eventuali altri conducenti.
So che le prassi comunali sono le più disparate, ma io riterrei che qualunque socio del consorzio che abbia tutti i requisiti per la guida, possa utilizzare il mezzo indicato nella licenza conferita.
Mi chiedo, tra l’altro, se i soci di tale consorzio debbano essere solo altri tassisti che hanno conferito la propria licenza, oppure se possono coesistere anche soci non titolari di licenze di taxi.
Grazie per i suggerimenti che vorrete fornire.
Concordo nel senso che il conferimento si concretizza nell’apporto del conferente verso l’organismo collettivo del quale va a far parte. Apporto ai fini dello sfruttamento collettivo. Tuttavia, bisogna vedere che tipo di organismo è. Qua ho incollato una sentenza del TAR Roma che ricostruisce le casistiche:
In ogni caso, sia quel che sia, anche di fronte a una vera e propria coop a proprietà collettiva, la licenza è nella disponibilità della coop e non vedo la necessità di indicare i singoli aderenti nella licenza. Chi aderisce al coop in qualità di autista può, in teoria, sfruttare quella licenza. L’annotazione necessiterebbe di continui aggiornamenti. Quanto dico è al netto di eventuali norme regionale ma, soprattutto, regolamentari comunali (da verifiare).
Dipende dallo stato quale tipologie di soci sono ammessi