Consiglio di Stato: irretroattiva la sanzione ex art. 31, comma 4-bis, T.U. Edilizia - LavoriPubblici Consiglio di Stato: irretroattiva la sanzione ex art. 31, comma 4-bis, T.U. Edilizia - LavoriPubblici
La Sanzione Pecuniaria nel Testo Unico Edilizia: Il Giudizio del Consiglio di Stato
CONTENUTO
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 8256 del 24 ottobre 2025, ha affrontato un tema cruciale riguardante l’applicazione delle sanzioni pecuniarie nel contesto del Testo Unico Edilizia (d.P.R. n. 380/2001). In particolare, la Corte ha stabilito che la sanzione pecuniaria prevista dall’art. 31, comma 4-bis, introdotto dalla legge 164/2014, è da considerarsi irretroattiva. Questo significa che non può essere applicata a fatti che si sono verificati prima dell’entrata in vigore della norma, ovvero prima del 12 novembre 2014.
La questione è emersa in un caso specifico in cui un’ingiunzione di pagamento di 20.000 euro era stata emessa per inottemperanza a un ordine di demolizione di opere abusive accertate prima dell’entrata in vigore della legge. La decisione del Consiglio di Stato ha annullato tale ingiunzione, sottolineando che l’applicazione retroattiva della norma avrebbe violato il principio di legalità e il diritto di difesa, garantito dall’art. 25 della Costituzione italiana.
La sentenza si inserisce in un contesto giuridico più ampio, dove il principio di irretroattività delle leggi è un pilastro fondamentale del diritto penale e amministrativo. Infatti, l’art. 1 del Codice Penale stabilisce che nessuno può essere punito per un fatto che non costituisce reato secondo la legge vigente al momento in cui è stato commesso.
CONCLUSIONI
La sentenza n. 8256 del Consiglio di Stato rappresenta un importante chiarimento sulla portata applicativa delle sanzioni pecuniarie nel settore edilizio. Essa ribadisce il principio di irretroattività delle norme sanzionatorie, proteggendo i diritti dei cittadini e garantendo la certezza del diritto. Questo orientamento giurisprudenziale è fondamentale per evitare abusi e garantire un giusto processo.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, la sentenza offre spunti di riflessione sulla corretta applicazione delle norme in materia edilizia. È essenziale che i funzionari pubblici siano consapevoli della necessità di rispettare i principi di legalità e irretroattività, evitando di applicare sanzioni per fatti avvenuti prima dell’entrata in vigore delle norme. Inoltre, la sentenza evidenzia l’importanza di una formazione continua in materia di diritto amministrativo, per garantire un’adeguata gestione delle pratiche edilizie e delle relative sanzioni.
PAROLE CHIAVE
Consiglio di Stato, sanzione pecuniaria, Testo Unico Edilizia, irretroattività, diritto amministrativo, legalità.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia)
- Legge 164/2014
- Art. 25 della Costituzione Italiana
- Art. 1 del Codice Penale

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