Consiglio di Stato n. 8155/2025: errore materiale e principi di buona fede, fiducia e risultato - LavoriPubblici https://share.google/jtxTYQ5tTq6cLxaf2

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Discordanze tra Cifre e Lettere nelle Offerte Pubbliche: La Sentenza del Consiglio di Stato n. 8155/2025

CONTENUTO

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 8155 del 21 ottobre 2025, ha affrontato un tema cruciale nel contesto delle gare pubbliche: le discordanze tra cifre e lettere nelle offerte economiche. Questo aspetto, sebbene possa sembrare marginale, ha un impatto significativo sulla trasparenza e sull’affidabilità delle procedure di gara.

La sentenza ribadisce un principio già consolidato nella giurisprudenza e nella normativa italiana: in caso di divergenza tra l’importo espresso in cifre e quello espresso in lettere, prevale sempre l’espressione in lettere. Questo principio trova la sua origine nell’articolo 5 della Legge 14/1973, che stabilisce chiaramente che, in caso di conflitto, l’espressione in lettere deve essere considerata come quella corretta.

La scelta di dare prevalenza all’espressione in lettere si fonda su principi di buona fede e fiducia, essenziali per garantire la chiarezza e la coerenza nelle procedure di gara. Infatti, l’interpretazione delle offerte deve sempre mirare a tutelare l’interesse pubblico e a garantire che le scelte economiche siano effettuate in modo trasparente e giusto.

Inoltre, la sentenza sottolinea l’importanza di una corretta redazione delle offerte da parte dei concorrenti, invitando a prestare particolare attenzione alla coerenza tra le cifre e le lettere. Questo non solo evita contenziosi e problematiche legali, ma contribuisce anche a una gestione più efficiente delle gare pubbliche.

CONCLUSIONI

La sentenza n. 8155 del Consiglio di Stato rappresenta un’importante conferma di un principio giuridico fondamentale nel settore degli appalti pubblici. La prevalenza dell’espressione in lettere su quella numerica non è solo una questione di forma, ma riflette un approccio più ampio alla trasparenza e alla correttezza nelle procedure di gara.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, questa sentenza evidenzia l’importanza di una preparazione accurata e dettagliata nella redazione delle offerte. È fondamentale comprendere le norme che regolano le procedure di gara e assicurarsi che ogni documento presentato sia conforme ai requisiti legali. Inoltre, la conoscenza di tali principi può rivelarsi un vantaggio competitivo nei concorsi pubblici, dove la capacità di interpretare e applicare correttamente la normativa è essenziale.

PAROLE CHIAVE

Consiglio di Stato, sentenza n. 8155/2025, offerte pubbliche, cifre e lettere, prevalenza, buona fede, trasparenza, appalti pubblici.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Legge 14 gennaio 1973, n. 14 - Norme in materia di contratti pubblici.
  2. Sentenza Consiglio di Stato n. 8155 del 21 ottobre 2025.

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