Consulente di immagine

Apertura di P.IVA per l’attività di “consulente di immagine”.

Soggetto con abilitazione all’attività di parrucchiera, ma in realtà non vuole svolgere tale attività.

Nei prossimi giorni inizierà un corso di consulente di immagine.

Gli è stata prospettata un’attività professionale anche itinerante, cioè chi ha bisogno potrebbe contattarla per eventi, per compagnie teatrali, ecc.

A questo punto il quesito è il seguente:

  • necessita presentare una scia per questa attività (codice ateco 96.09.09)?

  • potrebbe collaborare ad esempio presso negozi di acconciatura (trucco di spose), senza avere nessun contratto di affitto di poltrona?

  • potrebbe aprire un suo negozio? non è un estetista, necessitano comunque i requisiti dell’estetista?

A meno di norme regionali particolari, è un’attività che non prevede necessità abilitative amministrative. I codici ATECO interessano fino a un certo punto. Occorre capire che cosa viene svolto nel concreto per poi confrontare quella cosa con le definizioni legali: entra nel campo applicativo di una qualche norma che prevede SCIA o autorizzazioni? Direi che siamo di fronte a un libero professionista / autonomo (neppure un’impresa). Vedi la politicamente famosa “armocromista”. Se poi si mettesse tagliare capelli, a ricostruire unghie ecc. allora la cosa cambierebbe.
in teoria, sono persone che si fanno pagare per dare consigli