Contratti attivi e affidamento nel rispetto dei principi del risultato, della fiducia e dell’accesso al mercato: verso una nuova stagione di legalità amministrativa | Salvis Juribus Contratti attivi e affidamento nel rispetto dei principi del risultato, della fiducia e dell’accesso al mercato: verso una nuova stagione di legalità amministrativa | Salvis Juribus
Contratti Attivi e Affidamento: Verso una Nuova Legalità Amministrativa
CONTENUTO
Il D.Lgs. 36/2023 rappresenta un passo significativo verso una riforma della gestione degli appalti pubblici in Italia, ponendo al centro della sua disciplina tre principi fondamentali: il principio del risultato, il principio di fiducia e il principio di accesso al mercato. Questi principi sono essenziali per garantire una legalità amministrativa che promuova l’efficacia, la trasparenza e la concorrenza nel settore degli appalti.
Il principio del risultato impone alle stazioni appaltanti di perseguire la massima efficacia e qualità nell’affidamento e nell’esecuzione dei contratti. Ciò significa che le amministrazioni devono valutare non solo il prezzo, ma anche la qualità delle offerte, garantendo così un miglior rapporto qualità/prezzo (art. 1 D.Lgs. 36/2023).
Il principio di fiducia tutela la buona fede e la trasparenza tra le parti coinvolte. È fondamentale che le dichiarazioni fornite dalle imprese siano veritiere e non distorsive, poiché la fiducia reciproca è alla base di un rapporto sano tra stazioni appaltanti e fornitori. La recente giurisprudenza, come evidenziato dalla sentenza TAR Lazio n. 19730/2025, sottolinea l’obbligo di diligenza qualificata delle imprese, che devono verificare l’esattezza delle proprie dichiarazioni.
Infine, il principio di accesso al mercato garantisce la concorrenza e la trasparenza, evitando ammissioni indiscriminate che possano compromettere la qualità e la legalità del sistema. Questo principio è cruciale per assicurare che solo le imprese realmente qualificate possano partecipare agli appalti pubblici, contribuendo così a un mercato competitivo e di qualità.
CONCLUSIONI
La riforma introdotta dal D.Lgs. 36/2023 segna l’inizio di una nuova era per la gestione degli appalti pubblici in Italia. Attraverso l’implementazione di questi principi, si mira a creare un sistema più efficiente e trasparente, in grado di garantire non solo la legalità, ma anche la qualità dei servizi e dei lavori pubblici.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, la comprensione di questi principi è fondamentale. Essi devono essere preparati a operare in un contesto in cui la trasparenza e la legalità sono prioritarie. Inoltre, è essenziale che siano in grado di valutare le offerte in modo critico, tenendo conto non solo del prezzo, ma anche della qualità e della veridicità delle dichiarazioni fornite dalle imprese.
PAROLE CHIAVE
Appalti pubblici, D.Lgs. 36/2023, legalità amministrativa, principio del risultato, principio di fiducia, principio di accesso al mercato, trasparenza, concorrenza.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.Lgs. 36/2023 - Codice dei contratti pubblici.
- TAR Lazio, sentenza n. 19730/2025.
- Art. 1 D.Lgs. 36/2023 - Affidamento e miglior rapporto qualità/prezzo.
- Riferimenti giurisprudenziali e dottrinali sul principio di fiducia e accesso al mercato.
- Normativa europea sugli appalti pubblici.

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