Contratto di affitto di ramo d'azienda "interrotto" da cessazione

Buongiorno, espongo il caso, un po’ articolato.
Tizio, titolare di posteggio al mercato, lo affitta come ramo d’azienda a Caio con contratto rinnovabile tacitamente di anno in anno. Nel frattempo, il posteggio è arrivato a scadenza di concessione e il Comune nega il rinnovo a Tizio, che insieme ad altri titolari nelle medesime condizioni, fa ricorso al TAR. Sentenza negativa, la concessione si dichiara decaduta e il titolare Tizio CESSA l’attività e si cancella al Registro delle Imprese. Dopo qualche mese, per via di un altro ricorso, i posteggi sono reintegrati nel mercato fino al 31.12.2023. Tizio riapre l’attività con una nuova partita IVA.
La questione è: Caio può riprendere la gestione dell’attività sul posteggio in virtù del vecchio contratto, o il contratto deve essere considerato decaduto perchè stipulato con la vecchia “ditta” di Tizio?
Nella fattispecie, Tizio preme perchè sia fatto un nuovo contratto di affitto d’azienda, sostenendo che la nuova partita IVA lo qualifica come azienda diversa.
Il nostro ufficio invece, considerando ancora titolare Tizio, ditta individuale, anche se nel frattempo ha cambiato partita Iva, considera il contratto ancora valido, in assenza di disdette.
Chi ha ragione?

E’ la classica situazione in cui è impossibile dare certezze. Sarebbe da giocarsela davanti a un giudice. Per come la vedo io, si potrebbero fare varie osservazioni. La prima è che un conto è l’azienda e un conto è l’impresa. In super sintesi. L’azienda è un insieme inanimato che può passare da un imprenditore a un altro. L’azienda resta quella e il contratto di affitto di azienda resta in piedi ogni qual volta (caso generale) l’imprenditore cedente cessa di essere un imprenditore o muore (saranno gli eredi a subentrare nel contratto magari come meri possessore di azienda senza esercitare l’impresa). Quindi, se da un punto di vista civilistico l’azienda è rimasta quella (nel frattempo) era nel possesso del conduttore, lo tesso dante causa, essendo sempre la stessa persona fisica, potrebbe ben riconoscere la continuità contrattuale, il codice fiscale è lo stesso. Fosse anche un altro soggetto, sarebbe comunque da vedere se questo non potesse agganciarsi ad una continuità con il suo omologo predecessore e subentrare nel contratto di affitto Questo se la situazione amministrativa relativa è ancora valida (ma questo sembra appurato).