Contratto di appalto di gestione per attivita' di somministrazione di alimenti e bevande

Buongiorno,
un circolo con scia di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande intende stipulare un contratto di appalto (art. 1655 cod. civile) di gestione della somministrazione con un’altra ditta tramite scrittura privata, senza autentica delle firme da parte del notaio.

Nella bozza di contratto di appalto che ci hanno fornito è previsto che è il gestore paghi un corrispettivo al circolo, mentre secondo l’art. 1655 del codice civile in caso di appalto è la ditta appaltante che paga la seconda impresa per il servizio appaltato.

  1. Ai fini della legge regionale del commercio è un titolo valido per comunicare al suap un subingresso? Normalmente tramite atto notarile viene ceduto od affittato un ramo d’azienda;

  2. si può applicare l’art. 91 – Affidamento di reparto - del codice del commercio per la gestione di uno o più reparti?

  3. oppure la forma di contratto non è valido in quanto di fatto si tratta di affitto d’azienda?

Grazie

Virna Seravalle

In ambito di circoli, non essendo imprese, è ammissibile una contrattazione con modalità diverse rispetto a quelle cui siamo abituati per le aziende in senso stretto.

Vedi un post sul vecchio forum: Contratto di gestione Circolo Privato

Diciamo che non è ritenuta commerciale (art. 148 TUIR), l’attività di bar delle associazioni di promozione sociale le cui finalità assistenziali siano riconosciute e se strettamente correlata a quelle istituzionali. Vedi anche art. 85, comma 4 del d.lgs. n. 117/2017

In questo cosa, quindi, ritengo che un contratto del genere possa andare

Negli altri casi la cosa è più dubbia. Occorrerebbe approfondire con un commercialista se possano ricorrere le condizioni


Non dieri affidamento di reparto, l’eventuale attività commerciale non è un reparto di una più grande cha la contiene. L’attività associativa non un’attività in accezione produttiva ma di natura sociale garantita dalla Costituzione.