Controlli x concessioni mercatali: Corrispettivo del Durc per imprese individuali e concessioni già rinnovate

  1. Nei controlli d’ufficio del procedimento in oggetto di cui sopra per le imprese individuali che non possono produrre il durc, è previsto qualche altro tipo di certificato?

  2. Per alcune rare concessioni è già stato effettuato il rinnovo, (per esempio per un esercente nel 2016), come ci si deve comportare in questo caso?

Ringrazio in anticipo e mi scuso se non son riuscita a trovare nel forum risposte che conducono a questi due dubbi

Tizio può essere iscritto a INPS oppure a INAIL oppure a entrambi. Tecnicamente si parla di DURC quando è iscritto ad entrambi. Molto spesso, l’impresa individuale è iscritta solo a INPS. La verifica concerne solo quella posizione (assenza di dipendenti). Altre volte, in casi rari, il commerciante è tale in misura non prevalente (fa anche un altro lavoro), quando è così non ha posizioni aperte da controllare. Il commerciante non deve produrre il DURC (non può essere richiesto), è la PA che controlla tramite codice fiscale.

Con i normali controlli periodici previsti dalla relativa legge regionale e le normali conseguenze sempre ai sensi della norma regionale di riferimento


Non so se ho preso il senso della domanda…

Grazie per le risposte.

  1. intendevo se per quella concessione già rilasciata e quindi ad oggi non materialmente scaduta si debba procedere al rinnovo secondo le linee guida MISE del 25-11-2020 o se ne debba a questo punto aspettare la naturale scadenza nel 2026 facendole fare un percorso a sè stante.
    Per esempio, se fosse stato un subingresso allora la concessione potrebbe far parte del “calderone dei rinnovi” facendo la strada dell’originaria concessione ma se fosse scaduta nel 2016 per lo stesso esercente allora è già stata rinnovata a suo tempo, no?
    Grazie

Se è stata rilasciata EX NOVO dopo la vigenza dell’Intesa del luglio 2012, allora va scadenza naturale: 2016  2025 o fino al 2027. Il rilascio del 2016 è avvenuto ai sensi dell’intesa, quindi per una durata da 9 a 12 anni. Nel tuo caso leggo che hai optato per 10 anni. Tutto il regime transitorio parte dall’Intesa e poi a quella si aggancia. Le concessioni con scadenza naturale dopo il 31/12/2020, come nel tuo caso, vanno a scadenza normale. Ergo, non si applica la normativa sui rinnovi. Il subingresso non modifica la concessione. Ai fini della questione non è rilevante.

Se, invece, nel 2016 la concessione si è rinnovata in modo tacito perché proveniva dal 2006, allora c’è un errore di fondo. Quella concessione, avrebbe dovuto essere messa a mando nel 2017, il bando sarebbe poi stato annullato e la concessione sarebbe finita fra quelle soggette all’attuale disciplina transitoria. In conclusione, sarebbe da comunicare al privato che sarà messa rinnovo. La cosa è da vedere nei dettagli