Correttivo Codice Appalti e Appalto integrato, dal Consiglio di Stato nulla da osservare - LavoriPubblici

Il Correttivo al Codice dei Contratti Pubblici: Novità e Implicazioni

CONTENUTO

Il Decreto Legislativo n. 36/2023 ha introdotto un correttivo significativo al Codice dei contratti pubblici, ricevendo un parere favorevole dal Consiglio di Stato. Questo intervento normativo si propone di semplificare e rendere più efficiente la gestione degli appalti pubblici, con particolare attenzione all’appalto integrato.

Principali Novità

  1. Appalto Integrato:

    • L’appalto integrato, che combina progettazione ed esecuzione dei lavori in un unico contratto, è ora reintrodotto con maggiore flessibilità. Le pubbliche amministrazioni ¶ possono decidere di adottarlo senza le restrizioni previste dal D.Lgs. 50/2016, consentendo una gestione più agile dei progetti[1].
    • Questo tipo di appalto può riguardare la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori, basandosi su un progetto di fattibilità tecnico-economica approvato, escludendo però le opere di manutenzione ordinaria[1].
  2. Deroghe e Sospensioni:

    • L’art. 48 comma 5 del D.L. 77/2021 introduce deroghe specifiche per facilitare la realizzazione di opere finanziate dall’Unione Europea, come il PNRR e il PNC[1].
    • La sospensione dell’appalto integrato è stata prorogata al 30 giugno 2023, limitando l’uso dell’appalto integrato derogante esclusivamente per interventi finanziati da fondi europei[1].
  3. Correttivo e Nuove Disposizioni:

    • Il correttivo ha recepito suggerimenti da 94 stakeholders, introducendo modifiche che mirano a ottimizzare l’applicazione della normativa. Tra queste, si evidenziano nuove regole sulla verifica delle offerte anomale e meccanismi per la regolazione dei ribassi[3].
    • È stato introdotto un nuovo istituto giuridico, l’“accordo di collaborazione”, che offre ulteriori strumenti per la gestione dei contratti pubblici[3].

CONCLUSIONI

Il parere positivo del Consiglio di Stato sul correttivo al Codice dei contratti pubblici rappresenta un passo avanti verso una gestione più snella e trasparente degli appalti. Le modifiche apportate, in particolare quelle riguardanti l’appalto integrato, sono destinate a migliorare l’efficienza nella realizzazione delle opere pubbliche, rispondendo alle esigenze di semplificazione e rapidità richieste dalle PA.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, queste novità implicano la necessità di aggiornarsi sulle nuove procedure e normative. La reintroduzione dell’appalto integrato offre opportunità di gestione più flessibili, ma richiede anche una maggiore attenzione nella valutazione delle offerte e nella gestione dei contratti. È fondamentale comprendere le deroghe e le nuove disposizioni per operare in modo efficace e conforme alle normative vigenti.

PAROLE CHIAVE

Correttivo, Codice dei contratti pubblici, appalto integrato, deroghe, Consiglio di Stato, PNRR, PNC, offerte anomale, accordo di collaborazione.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Decreto Legislativo n. 36/2023.
  2. D.Lgs. 50/2016.
  3. D.L. 77/2021 (Legge di conversione 29 luglio 2021 n. 108).

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