Coworking del benessere: ambulatorio o altro?

Buonasera.
Abbiamo costituito da 9 mesi circa una cooperativa sociale di tipo A in Puglia, a sud est di Bari, con l’idea di promuovere il benessere della persona a 360 gradi dal punto di vista riabilitativo, psicologico, sociale. Abbiamo preso in locazione dei locali presso i quali avevamo intenzione di avviare le attività di riabilitazione e la possibilità di affittare delle stanze a altri professionisti sia sanitari che non sanitari. All’interno dei locali c’era e c’è anche uno spazio adibito a una sorta di “palestra” dove vengono erogati corsi di pilates, yoga, wellback. Abbiamo comunicato tramite il SUAP del comune la comunicazione di avvio attività ma la asl ci sta bloccando perché sostiene che presso questi locali non è possibile svolgere più attività insieme, che l’attività da noi svolta è di tipo ambulatoriale, il che vuol dire che si richiede un direttore sanitario (fisiatra o similari, es geriatra), che l’attività si configura come complessa in quanto si presuppone una organizzazione.
Sembra che sia necessaria avere l’autorizzazione e non il nulla osta.
All’interno della compagine societaria abbiamo un terapista della riabilitazione laureato e una psicologa.
Chiedo chiarimenti in merito al tipo di attività da comunicare.
Se volessimo comunicare l’avvio della attività come coworking del benessere come ce ne sono diversi in Italia, questa cosa è possibile? o per operare dobbiamo necessariamente richiedere autorizzazione come ambulatorio? ma così facendo non possiamo fare le altre attività?
Grazie per l’aiuto grande che potrete darci.
NR