Coworking - Toscana

Buongiorno,

Recentemente ci hanno chiesto informazioni per l’apertura di un coworking ma non riusciamo a capire se deve o no passare per una pratica SUAP e in che modo.
Esistono già altre attività nel comune ma sembra che siano stata avviate senza che queste abbiano presentato nulla in passato e quindi pensiamo che potrebbe essere una di quelle attività non di nostra competenza.

Grazie per un possibile aiuto

Fabrizio

Il termine coworking non ha un significato univoco circa l’esercizio di una determinata attività. E’ un termine gergale che significa “lavoro in condivisione” oppure “esercizio congiunto” o altre analoghe espressioni. Quindi, alla tua domanda risponderei: dipende.

Occorrono procedure abilitative se una o più delle attività esercitate in esercizio congiunto sono soggette ad abilitazione amministrativa prevista dalla legge. Ad esempio, due attività commerciali di vicinato nello stesso locale presenteranno, ognuna, una SCIA. Lo stesso per la condivisione di spazio di attività estetica o di acconciatore. Gli esempi possono essere molteplici.

Se si tratta di un luogo con postazioni di lavoro (scrivania e PC) date in affitto a varie persone affinché queste esercitino lì la propria attività professionale di servizi (libero professionista o dipendente), non occorrono procedure abilitative specifiche in capo a chi gestisce quel luogo (al netto di eventuali procedure tecniche come la prev. Incendi). Se poi, caso improbabile, una di quelle persone esercitasse lì il commercio al dettaglio tramite Internet, questa sarebbe sottoposta a SCIA.

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