stessa domanda che mi pongo anche io da un po’
riflessioni: sta nell’art.5 che sono gli spettacoli, non fiere convegni ecc…
quando è cambiata la scia da 200 a 1000 era già stato previsto di adottare protocolli anticontagio e già qualche Comune li spediva all’ASL
da noi ora metà dei SUAP invia la parte sanitaria/covid al servizio igiene (membro delle ccvlps) che risponde.
in fondo la frase è "
La predetta autorita’ comunica le misure individuate dagli organizzatori
alla Commissione di cui all’articolo 80 del Regio decreto 18 giugno
1931, n. 773, la quale ne tiene conto ai fini delle valutazioni di
propria competenza, nel corso di sedute alle quali puo’ invitare
rappresentanti delle aziende sanitarie locali, specificamente
competenti in materia di sanita’ pubblica, al fine di acquisire un
parere circa l’idoneita’ delle predette misure.Le misure sono
comunicate altresi’ al Prefetto ai fini delle eventuali misure da
adottarsi per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, anche
previa acquisizione del parere del Comitato provinciale"
quindi se c’è una ccvlps naturalmente sarà una parte che sarà valutata,
se non c’è ce la si gioca sulla parola competenza, anche una cosa in scia potrebbe essere controllata dalla ccvlps se volesse come “potere residuo” …
se il legislatore avesse voluto tutto ciò anche per sagre e feste l’avrebbe messo in un altro articolo, se avesse voluto convocare più commissioni ragionevolmente (???) avrebbe tolto anticipatamente la scia fino a 1000 persone.
farlo valutare al comitato per l’ordine e la sicurezza non mi sembra la composizione adatta
misure anticontagio viste anche per solo scrupolo del Comune o del proponente un po’, giusti almeno nei riferimenti normativi 1.