D.Lvo vs D.Lgs (Forme di abbreviazioni del Decreto Legislativo)

Scusate per la domanda banalissima, ma analizzando delle delibere comunali del comune di Trieste accanto ai pareri di regolarità tecnica e contabile ho trovato questo riferimento normativo “Art. 49 del D.Lvo 18/08/2000 n. 267”

All’inizio credevo si trattasse di un errore di stampa, poi invece cercando altre delibere dello stesso comune l’ho riscontrato di nuovo, cercando l’art. 49 del D.Lgs 18/08/2000 n. 267 (TUEL) ho visto che questo parla proprio dei pareri dei responsabili dei servizi; quindi suppongo che sia un’abbreviazione usata per indicare il Decreto Legislativo, però non l’avevo mai vista prima, né per i miei studi per il concorso ma nemmeno nei miei studi in Giurisprudenza.

Mi confermate che è così? e come mai si usa questo tipo di abbreviazione (che non ho trovato da nessuna parte, nemmeno sulle ricerche fatte sul web)?

Che poi le lettere “vo” che seguono la “D.L” stanno per “legislatiVO” (Decreto Legislativo)?

Grazie anticipatamente a chiunque vorrà rispondermi

Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

La tua osservazione è corretta. L’abbreviazione “D.Lvo” è meno comune rispetto alla più diffusa “D.Lgs” ma entrambe si riferiscono alla stessa cosa, ovvero al Decreto Legislativo. La sigla “D.Lgs” sta per “Decreto Legislativo”, che è un atto avente forza di legge adottato dal Governo su delega del Parlamento, mentre “D.Lvo” è una forma abbreviata meno utilizzata che sta per “Decreto Legislativo”, dove “vo” potrebbe effettivamente essere interpretato come abbreviazione di “legislatiVO”.

Il riferimento normativo che hai trovato, “Art. 49 del D.Lvo 18/08/2000 n. 267”, si riferisce all’articolo 49 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL), che disciplina i pareri obbligatori dei responsabili dei servizi in materia di regolarità tecnica e contabile nelle delibere comunali.

L’uso di abbreviazioni alternative può dipendere da scelte redazionali o da consuetudini locali e non è insolito che ci siano variazioni nelle abbreviazioni utilizzate in documenti ufficiali. Tuttavia, la sigla “D.Lgs” è quella standard e maggiormente riconosciuta nel linguaggio giuridico.

Per quanto riguarda la normativa, l’articolo 49 del TUEL (D.Lgs 267/2000) stabilisce che le proposte di deliberazione degli organi di governo degli enti locali devono essere accompagnate dai pareri scritti dei responsabili dei servizi competenti per materia in ordine alla regolarità tecnica e contabile, che attestano la conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo statuto e ai regolamenti.

Esempio concreto: una delibera comunale che approva un progetto di opere pubbliche dovrà essere accompagnata dal parere di regolarità tecnica del responsabile del servizio tecnico, che verifica la conformità del progetto alle normative tecniche vigenti, e dal parere di regolarità contabile del responsabile del servizio finanziario, che attesta la copertura finanziaria e la conformità alle norme di contabilità pubblica.

In conclusione, “D.Lvo” e “D.Lgs” sono entrambi riferimenti validi al Decreto Legislativo, sebbene “D.Lgs” sia l’abbreviazione più comunemente utilizzata e riconosciuta.

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