Decadenza licenza ristorante\\bar

Se una società proprietaria di un ristorante, per evitare la decadenza della licenza di somministrazione, pur di fatto non operando ( il ristorante è chiuso da 7 anni), ogni anno stipula contratti di affitto di azienda fasulli con società diverse, per tenere in vita diciamo cosi, la licenza di somministrazione, non compie un reato? Non è una dichiarazione di falso alla pubblica amministrazione? E qualora acquistassi questo ristorante, io cosa rischierei? Di comprare una licenza che poi potrebbero farmi decadere?

L’eventuale reato interessa la fiscalità generale, pertanto non è di competenza del Comune cavillare su tali scritture private, dovendo al massimo interessare al riguardo la GdF.
Il SUAP comunale può comunque richiedere sopralluoghi ed accertamento da parte della polizia municipale, volti a verificare se l’attività abbia mai effettivamente esercitato.

Una volta raccolte adeguate informazioni, nulla vieta al comune avviare il procedimento al fine di far decadere il titolo abilitativo per sospensione prolungata. In assenza di un avvio del procedimento, il titolo abilitativo in corso di validità potrà essere acquistato in qualsiasi momento.

Sarà quindi onere dell’impresa, laddove abbia intenzione di mantenere la validità del titolo, ricorrere contro l’eventuale provvedimento di decadenza, tuttavia dovendo dimostrare l’effettivo esercizio dell’attività, in proprio o tramite l’ipotetica impresa affittuaria.

Stante quanto sopra indicato, a meno di specifiche disposizioni locali, l’attività potrà comunque essere nuovamente avviata con SCIA. Pertanto nulla vieta all’impresa continuare a rimanere sospesa con un titolo abilitativo valido, avendo la disponibilità dei locali.

Quindi, se si acquista una licenza che potrebbe essere decaduta, anche se poi si avvia la SCIA, ma in un secondo momento il Comune dovesse accertare che quella licenza era già decaduta, la cosa travolgerebbe anche la SCIA e di fatto non si potrebbe più proseguire l’attività?