Decesso operatore aapp

Buongiorno,

La titolare di un’impresa individuale in possesso di concessione per il commercio alimentare su aree pubbliche su posteggio fisso è deceduta. Il figlio, che è collaboratore dell’impresa, sta continuando a svolgere l’attività su aree pubbliche al posto della madre, come peraltro già faceva quando lei era assente saltuariamente, ai sensi dell’art.42 della LR Toscana 62/2018.
Vorrei chiedere come si deve comportare il figlio data la definitiva assenza della titolare causa mortis; può continuare l’attività a titolo provvisorio per un anno in base all’articolo 90 comma 8 LR. 62/2018?
Se questa opzione non è percorribile, quale pratica deve presentare il figlio, subingresso con una nuova attività con nuova P.IVA oppure una pratica di variazione?
Grazie

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

La questione riguarda la successione nell’esercizio di un’attività commerciale su aree pubbliche a seguito del decesso del titolare della concessione. La normativa regionale toscana, come citato, offre delle indicazioni specifiche su come procedere in questi casi.

Teoria generale del diritto sulla successione di attività commerciali:
In generale, la successione nelle attività commerciali può avvenire per atto tra vivi o causa mortis. Nel caso di decesso del titolare, le normative locali e nazionali prevedono spesso procedure specifiche per consentire la continuità dell’attività, salvaguardando gli interessi sia della famiglia del defunto sia della collettività, in termini di continuità dei servizi offerti.

Norme relative alla teoria:
La LR Toscana 62/2018, in particolare l’art. 90 comma 8, prevede che in caso di decesso del titolare di una concessione per il commercio su aree pubbliche, i familiari o gli eredi possano continuare l’attività per un periodo provvisorio, che consente loro di organizzare la successione o il subentro nell’attività.

Esempio concreto:
Nel caso specifico, il figlio, già collaboratore dell’impresa, potrebbe avvalersi dell’art. 90 comma 8 della LR Toscana 62/2018 per continuare l’attività a titolo provvisorio per un anno. Questo periodo gli consentirebbe di valutare la possibilità di subentrare formalmente nell’attività, attraverso una pratica di subingresso, che richiederebbe la presentazione di specifica documentazione all’ente competente per il rilascio delle concessioni commerciali su aree pubbliche.

Conclusione sintetica:
Il figlio può continuare l’attività a titolo provvisorio per un anno, come previsto dall’art. 90 comma 8 della LR Toscana 62/2018. Successivamente, per formalizzare la sua posizione e continuare l’attività, dovrà presentare una pratica di subingresso, che potrebbe comportare l’apertura di una nuova partita IVA e la registrazione di una nuova impresa individuale, se non intende operare sotto la stessa entità giuridica della madre defunta.

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Bibliografia: