Decreto Legge 23 luglio 2021, n. 105, applicazioni delle disposizioni ivi contenute per le "fiere patronali" su area pubblica

Buongiorno,
vorrei, secondo il vostro parere, avere un chiarimento sulle modalita’ di svolgimento di una fiera patronale in seguito alle disposizioni contenute nel Decreto Legge 23 luglio 2021, n. 105; in particolare all’articolo 3 “impiego certificazioni Verdi COVID-19”, comma 1 lettera e) si evince che l’accesso, in zona bianca, a sagre e fiere e’ consentito solo ai soggetti muniti di certificazione verde Covid-19, piu’ comunemente detta “Green Pass”.
Ci troviamo in regione Toscana e la nostra interpretazione e’ che rientrino in tali categorie anche le fiere patronali nelle quali trovano collocamento esclusivamente soggetti operanti il commercio su area pubblica su posteggio in concessione pluriennele, siano essi del settore alimentare o del settore non alimentare.
Ci sorge il dubbio che le fiere patronali cosi’ come descritte possano pero’ essere equiparate ai mercati rionali poiche’ anche in questo caso trovano collocamento esclusivamente soggetti operanti il commercio in area pubblica su posteggio in concessione pluriennele e pertanto non debbano sottostare alle disposizioni contenute nell’articolo 3.
Inutile qua sottolineare le enormi difficolta’ di un comune nell’organizzare una fiera patronale con l’obbligo di sottostare alle disposizioni del DL 23 luglio 2021, n. 105 pertanto probabilmente le amministrazioni decideranno di consentire lo svolgimento delle fiere patronali solo qualora non siano costrette a far rispettare le disposizioni del DL oggetto di questo quesito.
Pertanto siamo a richiedere se, secondo il vostro parere, le fiere patronali cosi’ come descritte debbano sottostare alle disposizioni del DL 23 luglio 2021, n. 105 oppure possano essere considerate alla stregua dei mercati rionali e pertanto possano essere organizzate senza ottemperare alle prescrizioni contenute nel DL 23 luglio 2021, n. 105.
Grazie per l’attenzione,
distinti saluti.

Sono del parere che è impossibile dare una risposta certa. La normativa covid è troppo generica rispetto alla complessità delle possibili realizzazioni (materialmente parlando) e alla realtà amministrativa che definisce fiere, fiere promozionali, mercatini degli hobbisti, ecc.

Come sottolineato già dalle prime norme del 2020, il sistema giuridico covid si è connotato, in questi ambiti (eccetto quando è andato sui codici ATECO) per la necessità di una interpretazione più sostanziale che formale. Pensa agli esercizi della ristorazione della prima dove erano compresi tutti gli esercizi anche, artigianali, che poteva offrire cibo pronto al consumo.

Tornando al tuo caso, si può notare dalle linee guida (ordinanza MinSal 29/05/2021) che il “COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PUBBLICHE (mercati e mercatini degli hobbisti)” è compreso nell’allegato “COMMERCIO” mentre le “SAGRE E FIERE LOCALI” trovano luogo in un allegato apposito.

Il comune, proprio in virtù di una interpretazione sostanziale, là dove nelle realtà è presente solo il commercio al dettaglio, potrebbe assimilare (SUA DISCREZIONALITA’) le fiere in senso stretto (solo operatori del commercio al dettaglio) ad una realizzazione mercatale: solo posteggi in concessione riservati ai commercianti. Sarebbe assurdo, ad esempio, permettere un mercato con 100 banchi e proibire una fiera con 20 banchi (stesse identiche modalità di esercizio). Se è solo commercio al dettaglio in senso stretto, allora si applica l’allegato del “commercio”.

La dove, invece, si trattasse di un qualcosa di diverso, come una festa paesana dove, unitamente alle concessioni per i commercianti, fossero presenti altri contenuti (se pur minimi), allora direi che si va verso il DL 105/2021 e il relativo allegato. Rammenta che l’allegato cita: sagre, fiere e altri eventi e manifestazioni locali assimilabili

In attesa di linee guida (se mai ci saranno) il comune è chiamato ad applicare la normativa e a fare le sue scelte. Io posso fornire degli spunti di riflessione ma, per adesso, è difficile citare altre fonti normative che possano assicurare certezze.