Deficit di impiegati pubblici: Comuni costretti a bandire concorsi

Una domanda sorge spontanea, "ma con tutte le graduatorie di idonei presenti negli eell e in altri enti, mi chiedo come sia possibile? A tal proposito è intervenuta anche la taglia idonei. Oltretutto le graduatorie vigono x 2 anni e sono cedibili. I conti non tornano!!

I conti tornano molto bene. Il medesimo candidato partecipa a molteplici concorsi a livello nazionale per pubbliche amministrazioni di vario tipo, sempre rincorrendo uno stipendio maggiore o un posto più appetibile per distanza o ruolo.

Pertanto i nuovi assunti ruotano rapidamente tra amministrazioni differenti in ruoli distinti e le graduatorie scorrono fino ad esaurirsi entro il termine di due anni e lasciando posti vuoti.
Nel mentre, i pensionamenti continuano a produrre effetti, pertanto togliendo dipendenti dalle amministrazioni.
In parallelo, esistono anche casistiche secondarie di professionisti che tornano ad operare nel settore privato avendo ricevuto offerte contrattuali migliori, dopo aver passato alcuni mesi o pochi anni nel pubblico impiego ed essersi scontrati con la realtà di un introito inferiore alle proprie aspettative.

Le nuove disposizioni inerenti a “Territorialità” e “Taglia-Idonei” non hanno avuto adeguato impatto per poter essere valutate in questo contesto; in ogni caso non avrebbero alcun reale effetto considerando le cause scatenanti il fenomeno.
E’ chiaro che il pubblico impiego per la grande maggioranza dei dipendenti implica stipendi bassi e crescita professionale nulla, in contrasto con le giuste aspettative di un giovane lavoratore. Pertanto si cerca di rincorrere, continuando a partecipare a concorsi disparati, un ruolo migliore.

Una concreta soluzione al problema sarebbe:

  • incrementare la territorialità dei concorsi su base regionale, così da poter focalizzare il bacino della forza lavoro partecipante e fidelizzarla al territorio;
  • incrementare il salario degli inquadramenti inferiori negli Enti Locali, che fungono da primo approdo nella PA per poi trasformarsi in trampolini per mobilità o altri concorsi, così da soddisfare le giuste aspettative economiche dei dipendenti;
  • incrementare il monte orario base settimanale, introdurre effettivi scatti di anzianità e quattordicesima, come avviene nel settore privato, così da allineare i CCNL pubblici e privati, inoltre garantendo una migliore crescita professionale.

Fintanto che continueranno a sussistere tutte queste limitazioni, soprattutto negli Enti Locali che devono scontrarsi per primi con le necessità dell’utenza sul territorio, stante la maggior frequenza dei concorsi cagionata da nuovi pensionamenti, una ridotta validità temporale delle graduatorie e da un numero inferiore di idonei, chiaramente continueremo ad assistere a grandi movimenti di personale tra PP.AA. nel corso del tempo.