Buongiorno Dott. Chiarelli.
pongo un quesito sull’argomento “Manifestazione di interesse”.
La fattispecie è questa: un locale all’interno di un immobile comunale è impiegato, con una apertura settimanale, come sportello polivalente. Si vuole incrementare tale sportello con il servizio di attività di recapito (pratiche di patronato e caf).
Si è stabilito di procedere con una manifestazione di interesse, finalizzata alla concessione in comodato d’uso gratuito di questi locali.
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È corretto procedere con la “concessione in comodato d’uso gratuito” quando la natura patrimoniale indisponibile dell’immobile determina che, l’uso i questi beni da parte di privati, sia conferito sì con questo strumento autoritativo che di norma comporta la corresponsione di un canone?
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La sentenza n.78/2019 della Corte dei conti, Sezione II centrale di appello afferma che “La concessione di un bene a canone inferiore del prezzo di mercato o addirittura gratuito rappresenta un vantaggio economico per il concessionario”; d’altro canto la Deliberazione n. 172/2014/PAR della Sezione regionale di controllo per la Lombardia della Corte dei Conti afferma che “la concessione in comodato di beni di proprietà dell’ente locale è da ritenersi ammissibile nei casi in cui sia perseguito un effettivo interesse pubblico equivalente o addirittura superiore rispetto a quello meramente economico ovvero nei casi in cui non sia rinvenibile alcun scopo di lucro nell’attività concretamente svolta dal soggetto utilizzatore di tali beni”: è legittimo utilizzare per questa concessione la deroga affermata dalla deliberazione della Corte dei Conti? (Deroga alla redditività dei beni pubblici)
Vorrei capire se i documenti condivisi sono formalmente e sostanzialmente corretti per raggiungere tale scopo.
Avviso manifestazione Interesse.pdf (102,9 KB)
Istanza Manifestazione di interesse.pdf (43,7 KB)