Ho partecipato all’assemblea del condominio per deliberare di dare mandato all’amministratore di condominio di firmare il contratto con l’impresa per fare le verifiche nel palazzo e nei singoli appartamenti per valutare la possibilità se si può fare il superbonus.
Io sono proprietario insieme aai miei due fratelli della casa, mentre mia madre nell’atto di donazione perché all’epoca la casa era intestata ai miei due fratelli perché ancora non ero nato, il notaio riporta che mia madre ha il diritto di vivere e di godere della casa perché anche se non esplicitamente si tratta dell’usufrutto.
Quando vado alle riunioni l’amministratore mette mia madre a verbale come proprietaria e a me che mi ha delegato. Però lui una delega formale non l’ha mai richiesta. Per questa riunione per telefono mi disse di portare la delega, ma non me l’ha mai cercata, nemmeno agli altri (una signora rappresentava mi sa la madre, partecipava alla riunione salendo a casa sua e poi scendeva giù presso il condomino che ospitava la riunione, insomma andava avanti e indietro), per farvi capire come si comporta l’amministratore.
Per questo motivo, potrebbe costituire un vizio procedurale, così da evitare di fare entrare i tecnici in casa? Sinceramente io non voglio partecipare a questo superbonus, poiché la maggioranza vince mi stanno trascinando a presso a loro. Diverse volte mi sono accorto che l’amministratore non è chiaro, in qualche modo ha i suoi interessi dietro, tipo fare il responsabile della sicurezza durante i lavori, mentre, gli altri condomini attratti dalla possibilità di farsi sostituire condizionatori, finestre, ecc. non guardano ad altro.
Grazie.