Destinazione d'uso locali commercio all'ingrosso senza deposito

Buongiorno,
Ho un quesito in merito ad una pratica per l’ avvio di attività di commercio all’ingrosso senza magazzino. Da una verifica dei riferimenti catastali dichiarati mi sono accorta che la destinazione d uso dei locali è abitazione privata.
Il regolamento regionale (Marche) non specifica molto ma il mio dubbio è: in questo caso la destinazione d’uso può essere diversa da quella commerciale?
Grazie
Monica E.

Ritengo che si possa fare. Magari magazzino ce l’ha da un’altra parte ma questo non è rilevante.

Un’impresa commerciale al dettaglio o all’ingrosso può avere “n” magazzini dove tiene la merce in attesa di essere portata nei punti vendita oppure spedita se venduta on-line o con altri sistemi a distanza. Per la GDO, è la prassi.

Se nel magazzino sono depositati prodotti alimentari, allora quel magazzino è sottoposto a notifica ex art. 6 del Reg. CE 852/04. In generale, è sempre da verificare anche la necessità, o meno, delle procedure antincendio ex DPR 151/2011. Necessità abilitative in quanto magazzino non le vedo, non si tratta di sedi dove si esercita un’attività aperta al pubblico.

Diventa rilevante ai fini abilitativi/amministrativi, se il magazzino fosse aperto al pubblico. In questo caso diventerebbe un negozio: al dettaglio, all’ingrosso o promiscuo. In altre parole, siamo di fronte a una superficie di vendita.

Le varie ipotesi che ho detto sono rilevanti anche ai fini della compatibilità urbanistica: magazzino chiuso al pubblico oppure superficie di vendita al dettaglio e/o all’ingrosso.

Detto questo, un soggetto può lavorare da casa con un PC per fare compravendite on-line all’ingrosso e/o al dettaglio senza mai prendere in carico, materialmente, la merce che acquista e rivende (c.d. brokeraggio) oppure può anche possedere materialmente la merce depositandola in magazzini chissà dove (chiusi al pubblico).

Ecco tale soggetto che lavora in casa tramite PC lo può fare? Per me sì. Quando tutti noi lavoravamo in telelavoro da casa in epoca Covid abbiamo dovuto trasformare la nostra abitazione in “direzionale”. Resta inteso che un limite c’è. Se la cosa si trasforma in un vero e proprio ufficio con dipendenti ecc. o con accesso di clienti, allora la civile abitazione non andrà più bene.

In ogni caso, il governo del territorio è una questione comunale ma parlando in termini di carico urbanistico, non vedrei problemi