Di Lorenzo Bruno Molinaro Accertamento di compatibilità paesaggistica applicabile il silenzio assenso al parere della soprintendenza il consiglio di stato benedice il difficile connubio tra 17-bis e 167

Il Silenzio Assenso e la Compatibilità Paesaggistica: La Nuova Sentenza del Consiglio di Stato

CONTENUTO

Il recente intervento del Consiglio di Stato, Sez. VII, con la sentenza del 2 febbraio 2024, n. 1093, ha portato a una significativa evoluzione nella gestione delle pratiche di accertamento di compatibilità paesaggistica. In particolare, la Corte ha stabilito che il principio del silenzio assenso, previsto dall’art. 17-bis della legge n. 241/90, si applica anche al parere della Soprintendenza, come delineato dall’art. 167 del d.lgs. n. 42/04. Questa interpretazione estensiva rappresenta un passo importante verso una semplificazione burocratica e una maggiore efficienza nei procedimenti amministrativi.

Dettagli della Sentenza

  • Silenzio Assenso: La sentenza ha chiarito che, in assenza di un’opposizione esplicita da parte della Soprintendenza, il suo parere deve essere considerato come un assenso implicito. Questo approccio mira a snellire le procedure, evitando ritardi ingiustificati.

  • Procedimento di Accertamento: Il Consiglio di Stato ha stabilito che non è necessario che il responsabile comunale predisponga uno “schema di provvedimento finale” prima di inviare la pratica alla Soprintendenza. Questa decisione si basa su un’interpretazione teleologica della normativa, che riconosce la necessità di una gestione più fluida e coordinata del vincolo paesaggistico.

  • Precedenti Giurisprudenziali: La sentenza si inserisce in un contesto giurisprudenziale già avviato, richiamando precedenti come la sentenza del Consiglio di Stato, Sez. IV, del 2 ottobre 2023, n. 8610, che aveva affrontato questioni analoghe, contribuendo a consolidare un orientamento favorevole all’applicazione del silenzio assenso.

CONCLUSIONI

La sentenza n. 1093 del Consiglio di Stato rappresenta un importante passo avanti nella semplificazione delle procedure di accertamento di compatibilità paesaggistica. L’applicazione del silenzio assenso al parere della Soprintendenza non solo facilita il lavoro degli enti locali, ma promuove anche una gestione più efficiente e tempestiva delle pratiche edilizie, favorendo così lo sviluppo sostenibile e la tutela del patrimonio paesaggistico.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, questa sentenza implica la necessità di una maggiore familiarità con le norme sul silenzio assenso e sulla compatibilità paesaggistica. È fondamentale comprendere come queste disposizioni possano influenzare le pratiche quotidiane e le decisioni amministrative. Inoltre, la sentenza offre spunti per una formazione continua in materia di diritto amministrativo e gestione dei beni culturali.

PAROLE CHIAVE

Silenzio assenso, compatibilità paesaggistica, Soprintendenza, Consiglio di Stato, legge n. 241/90, d.lgs. n. 42/04, procedimento amministrativo.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Legge n. 241/1990, art. 17-bis - Principio del silenzio assenso.
  2. D.lgs. n. 42/2004, art. 167 - Parere della Soprintendenza.
  3. Sentenza del Consiglio di Stato, Sez. VII, 2 febbraio 2024, n. 1093.
  4. Sentenza del Consiglio di Stato, Sez. IV, 2 ottobre 2023, n. 8610.

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