La liquidità giacenti presso istituti di credito, essendo fatti oggettivamente verificabili, devono essere attestate mediante dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà e la pubblica amministrazione non può chiedere al soggetto, ad esempio, che all’istanza venga allegata la documentazione bancaria per le verifiche istruttorie: è corretto?
Qualora si richieda al soggetto la dichiarazione sostitutiva sulle sue disponibilità economiche giacenti presso istituti di credito, La P.A. accoglie l’istanza e, dopo, esercitando i controlli, chiede agli istituti di credito gli estratti conto?
Considerato che per i privati non sussiste l’obbligo di risposta alla richiesta di controllo sancito dal dpr 445/2000, obbligo che, invece, è solo a carico delle amministrazioni pubbliche, la P.A deve chiedere gli estratti conti prima all’istituto di credito e, solo se quest’ultimo non risponde, al soggetto interessato?
Se, per valutare una situazione familiare difficoltà economica, vengono richieste dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà che attestino anche disponibilità economiche degli altri componenti del nucleo familiare, la P.A. può esercitare d’ufficio controlli anche sui conti correnti dei familiari dell’istante? Come?
Visto che i familiari del soggetto che presenta istanza non sono parti del procedimento, la P.A. può chiedere ai familiari o ai loro istituti di credito gli estratti conti i per esercitare i controlli sulle dichiarazioni rese da familiare?
Se la risposta è no, allora la P.A. Deve chiedere la documentazione bancaria solo alla parte istante?
Grazie a tutti quelli che interverranno su questi temi spinosi.