Diffida utilizzo piscina

Buongiorno, scrivo da un SUAP in Toscana.
Un’agriturismo ha inoltrato pratica di messa in esercizio di una piscina privata ad uso collettivo destinata agli ospiti della struttura e, contestualmente, ha inoltrato richiesta di AUA all’Ufficio Ambiente.
Mi chiedevo:

  • Basta che sia presentata la richiesta per l’autorizzazione allo scarico o deve essere rilasciata per poter utilizzare la piscina?
  • Immaginando che debba essere stata rilasciata l’AUA dalla Regione, è ammissibile fare una diffida all’impresa a non utilizzare la piscina finché non sarà stata rilasciata l’autorizzazione ambientale?
    Come sarebbe altrimenti corretto comportarsi in un caso del genere?
    Grazie e buon lavoro.

Senza AUA non si può scaricare, questo è pacifico. Tuttavia, è probabile che nel caso delle piscine vi sia un un’AUA che viene usata solo per il “troppo pieno” o per scarichi periodici dovuti allo svuotamento ai fini del ricambio acqua. In genere, nessuno fa un’AUA per la piscina. Prima di intervenire io chiederei dei chiarimenti. L’AUA è un’abilitazione tecnica che, scuramente (come hai detto tu), è necessaria all’utilizzo effettivo dell’impianto ma con la precisazione che l’AUA è necessaria per lo scarico, non per l’utilizzo delle acque