Dimissioni di un art. 110, comma 2

Ho rassegnato e protocollato le mie dimissioni da art. 110, comma 2.

L’Amministrazione ha risposto nulla (ho dato preavviso di due mesi).

Domande:

  • anche se non rispondessero, io mi ritengo svincolato dal rapporto di lavoro (alla fine dei due mesi)?
  • è necessario che il Comune comunichi la cessazione al Centro per l’Impiego (prima della cancellazione delle posizioni previdenziali e assistenziali)? Chi dovrebbe sottoscrivere questa comunicazione (Segretario, Sindaco, Responsabile Personale, Responsabile Finanziario,…)?
  • Se ciò non avvenisse (l’Ente ritengo venga sanzionato), come posso io avere conferma del fatto che il mio rapporto di lavoro sia stato rescisso?

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

Per rispondere alle tue domande, iniziamo con una premessa generale sulle dimissioni nel contesto del diritto del lavoro pubblico italiano, in particolare per quanto riguarda il personale non dirigenziale delle amministrazioni pubbliche, come disciplinato dall’articolo 110 del Testo Unico degli Enti Locali (D.lgs. 267/2000).

  1. Teoria generale del diritto sulle dimissioni: Nel diritto del lavoro, le dimissioni sono l’atto unilaterale con cui il lavoratore comunica alla propria amministrazione o datore di lavoro la volontà di terminare il rapporto di lavoro. Una volta che le dimissioni sono state correttamente presentate e protocollate, il rapporto di lavoro si considera concluso al termine del periodo di preavviso, a meno che non vi siano disposizioni contrattuali o normative specifiche che prevedano diversamente.

  2. Norme relative alla teoria: Le norme di riferimento includono il D.lgs. 267/2000 (Testo Unico degli Enti Locali), in particolare l’articolo 110, e la normativa generale sul diritto del lavoro, che regola le modalità di cessazione dei rapporti di lavoro nel settore pubblico e privato.

  3. Esempi concreti:

    • Se un dipendente di un Comune presenta le proprie dimissioni con un preavviso di due mesi, e queste sono state regolarmente protocollate, il rapporto di lavoro si considera concluso al termine del periodo di preavviso, anche in assenza di una risposta formale da parte dell’Amministrazione.
  4. Comunicazione della cessazione al Centro per l’Impiego: La comunicazione della cessazione del rapporto di lavoro al Centro per l’Impiego è un obbligo che ricade sul datore di lavoro, in questo caso l’Amministrazione comunale. La normativa di riferimento include il D.lgs. 150/2015 e la normativa sul collocamento e le politiche del lavoro. Solitamente, questa comunicazione è compito dell’ufficio del personale o del responsabile delle risorse umane.

  5. Conferma della rescissione del rapporto di lavoro: In assenza di comunicazione formale da parte dell’Amministrazione, il lavoratore può richiedere un documento ufficiale che attesti la cessazione del rapporto di lavoro, come un certificato di servizio o una lettera di cessazione. Inoltre, può verificare la cessazione delle posizioni previdenziali e assistenziali attraverso i canali ufficiali dell’INPS o contattando direttamente l’ufficio del personale dell’Ente.

Conclusione sintetica: Dopo aver presentato le dimissioni con il dovuto preavviso e averle protocollate, il rapporto di lavoro si considera concluso al termine del periodo di preavviso, anche in assenza di una risposta formale da parte dell’Amministrazione. È responsabilità dell’Amministrazione comunicare la cessazione del rapporto di lavoro al Centro per l’Impiego e assicurare la corretta gestione delle posizioni previdenziali e assistenziali.

Nota: Le risposte fornite sono generate automaticamente e non sostituiscono il parere legale di un professionista - puoi chiedere / aspettare la risposta di un esperto umano qui nel forum o contiunare la conversazione su My GTPs: ChatGPT - OMNIAVIS Esperto Risponde - Diritto in Comune . Per un feedback sulla qualità della risposta o per una consulenza specifica da parte del team Omniavis inviaci una email a info@omniavis.it

Bibliografia: