Dirigenti pubblici, i dati reddituali e patrimoniali vanno comunicati alla Pa - PA Magazine Dirigenti pubblici, i dati reddituali e patrimoniali vanno comunicati alla Pa - PA Magazine
OBBLIGO DI COMUNICAZIONE DEI DATI REDDITUALI E PATRIMONIALI PER I DIRIGENTI PUBBLICI
CONTENUTO
I dirigenti pubblici rivestono un ruolo cruciale all’interno della Pubblica Amministrazione ¶ e, per garantire la trasparenza e l’integrità del sistema, sono soggetti a specifici obblighi di comunicazione riguardanti i propri dati reddituali e patrimoniali. Questo obbligo è sancito dall’art. 13, comma 3, del D.P.R. 62/2013, che stabilisce che i dirigenti devono comunicare annualmente le informazioni relative ai propri redditi e beni, al fine di prevenire conflitti di interesse e garantire un controllo interno efficace.
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), nel Parere n. 3938 del 22 ottobre 2025, ha ribadito l’importanza di tale obbligo, sottolineando che la mancata comunicazione può configurarsi come una violazione dei doveri di trasparenza, con conseguenti sanzioni disciplinari. È fondamentale che i dirigenti comprendano che la trasparenza non si limita alla pubblicazione dei dati, ma include anche la comunicazione interna all’amministrazione.
La Corte Costituzionale, nella sentenza n. 20/2019, ha chiarito che, sebbene la pubblicazione indiscriminata di tali dati possa violare il diritto alla privacy, l’obbligo di comunicazione interna rimane valido e necessario. Inoltre, il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 267/2025, ha confermato che l’obbligo di comunicazione si estende anche ai redditi percepiti da altre amministrazioni o da soggetti privati, evidenziando l’importanza di una visione complessiva della situazione patrimoniale e reddituale del dirigente.
CONCLUSIONI
In sintesi, i dirigenti pubblici sono tenuti a comunicare i propri dati reddituali e patrimoniali alla PA, come parte di un sistema di controllo interno volto a garantire la trasparenza e prevenire conflitti di interesse. La mancata osservanza di questo obbligo può comportare sanzioni disciplinari, rendendo essenziale per i dirigenti una corretta e tempestiva comunicazione delle informazioni richieste.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere che l’adempimento di tali obblighi non è solo una questione di legalità, ma anche un elemento chiave per costruire un ambiente di lavoro etico e responsabile. La consapevolezza delle norme e delle responsabilità connesse alla propria posizione è cruciale per evitare sanzioni e garantire un servizio pubblico di qualità.
PAROLE CHIAVE
Dirigenti pubblici, obbligo di comunicazione, dati reddituali, dati patrimoniali, trasparenza, conflitti di interesse, ANAC, D.P.R. 62/2013, sanzioni disciplinari.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.P.R. 62/2013, art. 13, comma 3
- Parere ANAC n. 3938 del 22 ottobre 2025
- Corte Costituzionale, sentenza n. 20/2019
- Consiglio di Stato, sentenza n. 267/2025

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