Buon pomeriggio. Ecco il quesito:
La pubblica Amministrazione Alfa, ai fini dell’attivazione di un servizio, avvia una procedura di affidamento diretto consultando 3 operatori economici, chiedendo il ribasso sull’importo stimato di € 48.000,00. La richiesta viene attivata sulla piattaforma telematica dell’Ente in data 30/05/2023, quindi in data anteriore al 30/06/2023. La determina semplificata viene sottoscritta successivamente all’entrata in vigore del nuovo Codice. La domanda, apparentemente semplice, è la seguente: qual è la disciplina applicabile?
Noi sappiamo che ai sensi del D.L. 76/2020, il primo atto utile della procedura è la determina a contrarre (o altro atto di avvio equivalente) e sappiamo anche che, con riferimento agli affidamenti diretti, può essere fatta una determina a contrarre semplificata all’esito della ricezione delle offerte.
Sappiamo anche (art. 1, comma 1 D.L. 76/2020) che la normativa in deroga al previgente Codice degli appalti si continua ad applicare a condizione che la determina a contrarre sia precedente al 30 giugno 2023.
Sappiamo infine che, ai sensi dell’art. 226, comma 2 D.lgs. 36/2023 "A decorrere dalla data in cui il codice acquista efficacia ai sensi dell’articolo 229, comma 2, le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 50 del 2016 continuano ad applicarsi esclusivamente ai procedimenti in corso. A tal fine, per procedimenti in corso si intendono: [a) Omissis] b) in caso di contratti senza pubblicazione di bandi o avvisi, le procedure e i contratti in relazione ai quali, alla data in cui il codice acquista efficacia, siano stati già inviati gli avvisi a presentare le offerte.
Ora, secondo il combinato disposto delle due normative, verrebbe da pensare che con riguardo alla procedura di che trattasi non si possono applicare né le norme del D.lgs. 36/2023, né il D.L. 76/2020, ma si applicheranno le norme del previgente codice (limite affidamento diretto € 40.000,00). Questo, a meno che l’inciso contenuto nell’art. 1, comma 1 D.L. 76/2020 (o altro atto di avvio equivalente) ricomprenda anche la richiesta di offerta. Potreste aiutarmi? Vi ringrazio anticipatamente
Dato che si sensi del 226 per procedure un corso e, quindi, soggette al codice 50, rientrano quelle per le quali gli avvisi (leggasi lettere invito) sono state inviate entro il30.06.2023, propenderei per l’applicazione del Codice 50.
Saluti
Per “altro atto equivalente” non si intende la lettera invito ma la decisione di contrarre
Quindi si arriva alla paradossale conclusione che se avviamo una procedura di affidamento diretto, facendo riferimento alle soglie della disciplina derogatoria (art. 1, comma 2, lettera a D.L. 76/2020), se la determina a contrarre è successiva al primo luglio dobbiamo mandare tutto “a monte”, perché l’art. 36, comma 2 lettera a D.lgs. 50/2016 fissa la soglia dell’affidamento diretto ad € 40.000,00. Questo sarebbe incredibile. Che ne pensi?
La soglia per l’affidamento diretto non è 40.000 ma 150.000 per lavori e 140.000 per servizi e forniture.
Se la determina a contrarre è adottata dopo il 1 luglio il semplificazioni lo utilizza solo per lart 8, comma 1, lett. A
Per utilizzare gli artt 1 e 2 della legge 120 deve indire una procedura per affidamento interventi PNRR, come espressamente previsto dal codice medesimo.