Discriminazione ai colloqui di lavoro

(:pencil2: Maria Elena Viggiano) Circa il 30% delle lavoratrici tra i 30 e i 50 anni ritiene che la propria posizione professionale non sia in linea con le proprie competenze ed aspettative. Il 36% non ritiene adeguatamente valorizzati i propri talenti e oltre il 40%ritiene inadeguata la propria retribuzione. È quanto emerge dalla ricerca EY- Swg, per indagare la presenza e il ruolo delle donne all’interno delle aziende italiane, che sarà presentata venerdì, 11 marzo, durante l’incontro «Parità di genere? Ora si può misurare».

L’indagine è basata su un campione in cui sono rappresentati tre target di riferimento: 514 donne lavoratrici di età compresa tra i 30 ed i 50 anni, 104 donne e 103 uomini (manager, dirigenti, quadri, imprenditrici ed imprenditori). Il dato incontrovertibile è che esiste ancora un importante squilibrio di genere con penalizzazione delle donne nel contesto professionale. Un segno emblematico delle difficoltà incontrate è che oltre la metà delle lavoratrici si sia sentita chiedere, in sede di primo colloquio di lavoro, informazioni rispetto al fatto di avere figli o di volerne avere in futuro :point_right: l’articolo completo sul sito del Corriere