Salve a tutti, vi pongo questo piccolo quesito (che a molti di voi sembrerà banale), perché non riesco a portare nella pratica il concetto di distinzione tra organo e ufficio, nonostante abbia capito il concetto teorico.
Premetto quindi che il rapporto organico (o di immedesimazione organica) è quel rapporto non giuridico che si viene a creare tra il dipendete pubblico e l’ente stesso, dove quindi il dipendente pubblico svolge azioni in nome e per conto dell’ente stesso, come se fosse l’ente stesso a compierli, e non quindi come un rappresentante fa nei confronti del suo rappresentato.
Distinto dal rapporto organico è il rapporto di servizio, per cui in funzione delle prestazioni svolte, il dipendente pubblico ha diritto a ricevere come controprestazione una somma di denaro a cadenza mensile, per lo stesso il dipendente pubblico è obbligato a portare a termine tale prestazione richiesta.
Ciò detto, se usciamo dalla teoria e ci caliamo nella pratica, quando un dipendete pubblico può assumere la qualifica di “Organo” dell’ente stesso? solo quando costui è in grado di compiere (concretamente) quella immedesimazione organica di cui parlo sopra? e quindi solo i Dirigenti pubblici possono essere qualificati come organi dell’ente?
Quindi (es.) all’ufficio contabilità solo il Dirigente (o ragioniere capo) può avere la qualifica di organo? e gli altri dipendenti che qualifica hanno?
E quindi se la qualifica di organo di un ente può essere attribuita solo al dipendente che ha tale potere significa che la scala gerarchica è così composta (sotto)?
- ENTE (es. Comune)
1.1 UFFICIO (es. Ufficio Contabilità)
1.1.1. ORGANO (es. Dirigente ufficio Contabilità)
1.1.1.1. DIPENDENTI NON ORGANI (es. Categoria C assegnata all’ufficio Contabilità)
Ringrazio anticipatamente chiunque vorrà aiutarmi a comprendere meglio quest’argomento