Distributore di carburante - Regione Toscana

Buongiorno,
avremmo bisogno di aiuto. Espongo brevemente i fatti:

  1. VVF intevengono su un distributore di carburante a seguito di una segnalazione di fuoriuscita carburante. Delimitano l’area e chiudono al pubblico l’attività informandoci.
  2. prontamente il titolare scrive ai VVF e a noi dichiarando l’avvenuto ripristino della funzionalità (allega rapporto operazioni eseguite e relazione del ripristino del buono stato delle funzionalità.
  3. VVF a riscontro della comunicazione del titolare ci scrivono che “il Comando si riserva di effettuare eventuali ulteriori controlli ma che il rilascio dell’autorizzazione alla riapertura dell’esercizio spetta all’amministrazione comunale”.

E’ veramente così? Secondo noi no…loro hanno accertato il problema, loro hanno sospeso l’attività, loro hanno le competenze per valutare se effettivamente è avvenuto il ripristino della funzionalità e quindi secondo noi l’autorizzazione alla riapertura dell’esercizio è di competenza del Comando, a seguito di controllo.
Ringranziando per la preziosa attenzione
Saluti

In realtà la LR non prevede un procedimento che si applichi a un evento del genere. SI può aggiungere che il d.lgs. n. 32/98 afferma che l’autorizzazione è subordinata al rispetto delle prescrizioni di prevenzione incendi.

L’art. 19, comma 3 del d.lgs. n. 139/2006, afferma:

Qualora nell’esercizio dell’attività di vigilanza siano rilevate condizioni di rischio, l’inosservanza della normativa di prevenzione incendi ovvero l’inadempimento di prescrizioni e obblighi a carico dei soggetti responsabili delle attività, il Corpo nazionale adotta, attraverso i propri organi, i provvedimenti di urgenza per la messa in sicurezza delle opere e dà comunicazione dell’esito degli accertamenti effettuati ai soggetti interessati, al sindaco, al prefetto e alle altre autorità competenti, ai fini degli atti e delle determinazioni da assumere nei rispettivi ambiti di competenza.

A fronte di questa generica disposizione, il comando passa la palla al Comune ma, come detto, senza una norma di dettaglio che detti chi fa che cosa e come, diventa tutto opinabile.

A parere mio, il Comune può anche proporsi come Ente decidente ma è chiaro che deve appoggiarsi al comando VVF affinché questo controlli, tecnicamente parlando, che le cose siano tornate nella completa sicurezza. Quindi, in conclusione, io scriverei al comando VFF dicendo che il comune, stante la dichiarazione asseverata (deve essere asseverata) di rimessa in pristino, adotterà un provvedimento di fine sospensione della validità dell’autorizzazione. IL comando è pregato di verificare, tramite sopralluogo, la veridicità della dichiarazione