Salve,
avrei bisopgno di alcune informazioni sulla gestione dei distributori di carburante: quali sono le competenze del SUAP? Quale è la corretta prassi amministrativa per gestire tale tipologia di attività? Ed infine quali problematiche potremmo avere? ad esempio di tipo ambientale…
Ciao, io sono alcuni mesi che me ne occupo, fondamentalmte devi riferirti alla L. 32/98 e alla tua legge del commercio regionale (Articolo » Raccolta Normativa Regione Toscana). I distributori si dividono in due grandi categorie, pubblici e privati. Semplificando al massimo, i pubblici hanno più istruttoria e vincoli ma sono tutti uguali nell’iter. L’utente che vuole avviare l’attività di distributore pubblico deve avere prima la concessione edilizia, poi quella amministrativa. Se sei al “commercio” ti occuperai solo di quella amministrativa. In Toscana siete fortunati, potete autorizzare con “autocollaudo”, ai sensi dell’ articolo 10 del d.p.r. 160/2010 , noi in Umbria ancora si fa il collaudo a “manina” con commissione in presenza, come previsto dalla nostra L.R. Ogni 15anni va effettuato il collaudo, sempre con perizia giuriata del tecnico nel vs. caso.
Per i distributori privati con serbatoi interrati, stesso iter dei pubblici, perizia giurata/autocollaudo e rilascio autorizzazione, anche qui revisione quindicennale. Invece per i contenitori mobili dei privati(cisterne fuori terra fino a 9mc, i più usati), SCIA e CPI(certificato prevenzione incendi dei VVF). Gli allegati sono indicati nella modulistica relativa.
Grazie tante per la risposta…io sono nuova al SUAP e ammetto che i distributori mi mettono un pò in difficoltà.
Al momento mi occupo solo dei distributori pubblici…Quali sono gli enti terzi da coinvolgere in caso di avvio, subingresso o cessazione? E gli uffici interni? Tu che prassi segui?
Inoltre, caso pratico: mi è arrivata una comunicazione di sospensione temporanea (circa 20 giorni) di un impianto di carburante uso pubblico. Come la gestiresti?
Grazie
la questione è complessa, usa il forum per domande più circoscritte, non possiamo scrivere una dispensa