Distruzione atti depositati nella casa comunale

Buongiorno.
Dopo quanto tempo dal deposito potranno esere distrutti atti depositati nell casa comunale e precisamente:

  1. quelli depositati dagli ufficiali giudiziari ai sensi artt. 140 cpc e 157 cpp;
  2. quelli depositati dall’agenzie delle Entrate-Riscossione;
  3. quelli depositati dalle poste italiane inerenti atti della stessa AdER.
    Grazie per le risposte

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

Per quanto riguarda la conservazione e la distruzione di atti depositati presso gli enti comunali, è necessario fare riferimento alla normativa vigente in materia di archiviazione documentale e ai regolamenti comunali che possono dettare regole specifiche.

  1. Teoria generale del diritto / Premessa generale:
    La conservazione degli atti amministrativi è regolata da norme che stabiliscono i termini di conservazione e le modalità di smaltimento. Queste norme sono finalizzate a garantire la tracciabilità e la conservazione della documentazione per il tempo necessario, tenendo conto sia dell’interesse storico che delle esigenze giuridiche e amministrative.

  2. Norme relative alla teoria:

    • Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD): il D.Lgs. 82/2005 e successive modifiche, che regola l’archiviazione digitale dei documenti amministrativi.
    • Regolamenti comunali: possono dettare norme specifiche sulla conservazione e distruzione degli atti.
    • Normativa archivistica: la legge 22 gennaio 2004, n. 42, e il D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, che regolano la gestione degli archivi e la conservazione dei documenti.
    • Codice di Procedura Civile (CPC) e Codice di Procedura Penale (CPP): per quanto riguarda gli atti giudiziari, possono contenere disposizioni specifiche sulla conservazione degli atti processuali.
  3. Esempi concreti:

    • Gli atti depositati dagli ufficiali giudiziari ai sensi degli artt. 140 CPC e 157 CPP sono generalmente conservati per il tempo necessario a garantire il diritto di difesa e l’esercizio delle azioni legali. Il termine può variare a seconda della natura dell’atto e delle disposizioni specifiche applicabili.
    • Per gli atti depositati dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, il termine di conservazione potrebbe essere legato ai termini di prescrizione del diritto alla riscossione dei crediti fiscali.
    • Gli atti depositati dalle Poste Italiane relativi all’Agenzia delle Entrate-Riscossione dovrebbero seguire le stesse regole applicabili agli atti dell’Agenzia.
  4. Conclusione sintetica:
    La distruzione degli atti depositati presso la casa comunale deve avvenire nel rispetto delle normative vigenti e dei termini di conservazione stabiliti. È importante consultare i regolamenti specifici del comune e le norme nazionali per determinare i termini esatti dopo i quali gli atti possono essere distrutti.

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Bibliografia:

C’è da aggiungere anche i depositi ai sensi dell’art. 143 cpc e quelli ai sensi dell’art. 60 lett. e) del DPR 600/1973.
In sostanza sarebbe utile conoscere un parere umano e il tempo materiale che deve trascorrere per poter distruggere tali documenti atteso che per i comuni vi è anche un problema di scarsità di locali ove custodire tali atti.
Dire il tempo necessario a garantire il diritto di difesa e l’esercizio delle azioni legali e un non dire poichè non si possono conoscere tali tempi anche perchè non si conosce l’atto depositato.
Quanto a i tempi legati ai termini della prescrizione del diritto alla riscossione per gli atti dell’AdER si potrebbe pensare che sono di 5 anni ma se ci sono impugnazioni naturalmente non noti all’Ente?