Documentazione antimafia per controllo requisiti o stipulazione del Contratto?

La questione è il mancato o difficile raccordo fra la documentazione antimafia e il nuovo codice dei contratti.

La richiesta di informativa antimafia va inoltrata alla BDNA ai fini della verifica dell’assenza di cause di esclusione automatiche o solamente prima della stipulazione del contratto?

Qualora si propendesse per la verifica pre aggiudicazione, la BDNA richiede l’indicazione di un importo … ma l’importo CERTO di aggiudicazione o in alternativa l’importo teorico massimo complessivo comprensivo di proroghe o opzioni?

Terzo dilemma … in caso di appalto unico ma suddiviso in lotti … nell’importo di cui in BDNA andrebbe inserito l’importo di gara (che potrebbe prevedere più lotti aggiudicabili a un unico O.E. anche se singolarmente sotto soglia) o in alternativa si considera un solo lotto?

Tanto per confrontarsi e avere best practices comuni …

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

La questione del raccordo tra la documentazione antimafia e il nuovo codice dei contratti pubblici, introdotto dal d.lgs. 50/2016 e successivamente modificato, tra cui il Nuovo codice appalti (dlgs 36/2023), è complessa e richiede un’analisi attenta delle normative e delle prassi amministrative.

Teoria Generale del Diritto:
La normativa antimafia, in particolare le disposizioni relative alle informative antimafia, ha lo scopo di prevenire l’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia legale, soprattutto nei settori degli appalti pubblici. La verifica dell’assenza di cause di esclusione legate a condizioni di pericolosità antimafia è un passaggio cruciale nel processo di aggiudicazione degli appalti pubblici.

Norme Relative alla Teoria:

  • Il d.lgs. 159/2011 (Codice Antimafia) e successive modifiche, in particolare l’art. 84, prevedono l’obbligo di acquisire l’informativa antimafia per gli appalti pubblici.
  • Il d.lgs. 50/2016 (Codice dei Contratti Pubblici) e il Nuovo codice appalti (dlgs 36/2023) stabiliscono le procedure per l’aggiudicazione degli appalti pubblici, inclusi gli aspetti legati alle verifiche antimafia.

Esempi Concreti:

  1. Momento della Richiesta dell’Informativa Antimafia: La richiesta di informativa antimafia alla Banca Dati Nazionale Antimafia (BDNA) dovrebbe essere inoltrata prima della stipulazione del contratto, ma è prassi comune effettuare tale verifica anche in fase pre-aggiudicazione, per assicurarsi che l’aggiudicatario non sia soggetto a cause di esclusione.
  2. Importo per la BDNA: La BDNA richiede l’indicazione di un importo relativo all’appalto. In caso di incertezza, è consigliabile indicare l’importo massimo teorico complessivo, comprensivo di eventuali proroghe o opzioni, per coprire l’intero potenziale economico del contratto.
  3. Appalto Unico Suddiviso in Lotti: Per gli appalti suddivisi in lotti, la prassi migliore potrebbe variare a seconda delle indicazioni della BDNA e delle autorità competenti. Tuttavia, un approccio prudente sarebbe considerare l’importo complessivo dell’appalto, includendo tutti i lotti, per riflettere il valore totale dell’impegno economico.

Conclusione Sintetica:
La gestione delle informative antimafia nel contesto del nuovo codice dei contratti pubblici richiede un’attenzione particolare alle tempistiche, agli importi da indicare alla BDNA e alla modalità di gestione degli appalti suddivisi in lotti. La prassi migliore può variare a seconda delle specifiche circostanze e delle interpretazioni delle autorità competenti.

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Bibliografia: