Ennesimo cedimento del Tar Puglia alla gara travestita da affidamento diretto - Le Autonomie Ennesimo cedimento del Tar Puglia alla gara travestita da affidamento diretto - Le Autonomie
L’Affidamento Diretto con Interpello: Riflessioni sulla Sentenza del TAR Puglia
CONTENUTO
Il TAR Puglia, Sezione III, con la sentenza n. 947 dell’8 luglio 2025, ha sollevato un’importante questione interpretativa riguardante l’affidamento diretto con interpello, equiparandolo a una vera e propria gara tra preventivi. Questa decisione ha suscitato dibattiti e critiche, in quanto sembra eliminare la distinzione tra affidamento diretto “puro” e “con interpello”, generando confusione nell’applicazione della normativa sugli appalti pubblici, in particolare il D.Lgs. 50/2016.
L’affidamento diretto, previsto dall’art. 36 del D.Lgs. 50/2016, consente alle stazioni appaltanti di procedere all’affidamento di lavori, servizi e forniture senza una gara formale, a condizione che il valore dell’appalto non superi determinate soglie. Tuttavia, l’introduzione dell’interpello, che prevede la consultazione di più operatori economici, ha lo scopo di garantire una maggiore trasparenza e concorrenza.
La sentenza del TAR Puglia ha messo in discussione questa distinzione, sostenendo che l’affidamento diretto con interpello non debba essere considerato un’eccezione, ma piuttosto una prassi standard. Questa interpretazione è stata criticata da esperti del settore, come Usai, che evidenziano come la confusione tra le due forme di affidamento possa portare a travisamenti giuridici e a una minore tutela della concorrenza.
In particolare, la mancanza di chiarezza potrebbe compromettere la trasparenza delle procedure di affidamento, un principio fondamentale nel diritto degli appalti pubblici. La normativa vigente, infatti, mira a garantire che le stazioni appaltanti operino in modo equo e imparziale, favorendo la partecipazione di un numero adeguato di operatori economici.
CONCLUSIONI
La sentenza n. 947 del TAR Puglia rappresenta un punto di svolta nella comprensione dell’affidamento diretto con interpello, ma solleva interrogativi sulla coerenza e sull’applicazione della normativa sugli appalti pubblici. È fondamentale che le stazioni appaltanti e i professionisti del settore comprendano le implicazioni di questa interpretazione per evitare errori procedurali e garantire la trasparenza e la concorrenza nel mercato degli appalti.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è essenziale rimanere aggiornati su queste evoluzioni giuridiche. La comprensione delle distinzioni tra le diverse modalità di affidamento può influenzare le scelte operative e strategiche delle stazioni appaltanti. Inoltre, una corretta applicazione delle norme sugli appalti pubblici è cruciale per evitare contenziosi e garantire la legalità delle procedure.
PAROLE CHIAVE
Affidamento diretto, interpello, TAR Puglia, D.Lgs. 50/2016, appalti pubblici, trasparenza, concorrenza.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.Lgs. 50/2016 - Codice dei contratti pubblici.
- Sentenza TAR Puglia n. 947 dell’8 luglio 2025.
- Analisi di Usai sull’affidamento diretto e interpello.
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